Terremoto in Cina nella provincia del Gansu: oltre 100 morti, soccorritori scavano al gelo. Taiwan offre supporto

Il sisma ha avuto ipocentro a soli 12 chilometri di profondità. Il servizio geologico statunitense Usgs ha individuato l'epicentro nei pressi della città di Linxia.

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2023 - 09:10
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Terremoto in Cina

Un terremoto magnitudo 6.1 ha colpito la sera di ieri, lundì 18 dicembre, la provincia cinese nordoccidentale del Gansu. Sono circa 118 i morti e 200 feriti.

Diversi edifici sono crollati e i soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Nel Gansu si contano 107 morti, mentre altri 11 sono stati registrati finora nella vicina provincia del Qinghai. Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto “sforzi a tutto campo” nelle operazioni di ricerca e soccorso, oltre che di garantire la sicurezza dei sopravvissuti e delle loro proprietà.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano, il sisma ha avuto ipocentro a soli 12 chilometri di profondità. Il servizio geologico statunitense Usgs ha individuato l’epicentro nei pressi della città di Linxia. Sono seguite diverse forti scosse di assestamento.

Terremoto in Cina nella provincia del Gansu: 118 morti, 200 feriti

I soccorsi proseguono “senza sosta” in risposta al forte terremoto che nella notte ha scosso violentemente in Cina. Devono però fare i conti con le temperature gelide e i blackout dovuti al collasso della rete elettrica. In alcune zone della provincia di Gansu, quelle di montagna, le temperature raggiungono anche i -13 gradi. Allo stato, hanno riferito i media statali, oltre ai morti che hanno superato quota 110, si segnalano più di 200 feriti, di cui 96 nel Gansu e 124 nel Qinghai.

Il sisma ha causato danni significativi, abbattendo case e spingendo le persone a correre in strada alla ricerca di luoghi sicuri. Mentre le forniture di energia elettrica e di acqua sono state interrotte a causa dei danni alle reti, soprattutto in alcuni villaggi più remoti. Le temperature sono scese ben al di sotto dello zero nel nord della Cina, a causa di un’ondata di maltempo eccezionale. Le immagini trasmesse dal network statale Cctv di una delle aree dal terremoto più colpite hanno mostrato i residenti che si scaldavano accanto a un fuoco. I servizi di emergenza montano accanto a loro le tende e altre strutture di assistenza d’urgenza.

L’epicentro del terremoto di magnitudo 6.2

L’epicentro del sisma è stato rilevato a circa 100 chilometri a sudovest di Lanzhou, capoluogo del Gansu. L’agenzia statale Xinhua ha riferito che il terremoto, avvertito anche a Xi’an nella provincia settentrionale dello Shaanxi, a circa 570 chilometri di distanza, è stato di magnitudo 6.2. 

Le case danneggiate, secondo una prima stima, solo a Jishishan nel Gansu sono 6.381. Stanziati 200 milioni di yuan, ossia circa 25 milioni di euro, per le province colpite.

E in Cina è avvenuta anche un’altra scossa questa volta di magnitudo 5.5 . Ad essere stata colpita è la regione di Xinjiang sempre nel nordovest del gigante asiatico.

Taiwan offre aiuto

La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha offerto il proprio aiuto dopo il devastante terremoto che ha colpito il nordovest della Cina.