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Venezia, trovata l’edicola finita nel canale della Giudecca durante l’acqua alta VIDEO

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Vigli del Fuoco al lavoro nel canale della Giudecca

VENEZIA – È stata individuata dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel canale della Giudecca a Venezia l’edicola delle Zattere, sradicata dal vento nella notte dell’acqua tra tra il 12 e il 13 novembre e scomparsa in laguna.

I sommozzatori hanno individuato la mattina di sabato 30 novembre con un sonar l’edicola in prossimità dell’imbarcadero dei mezzi pubblici ad una ventina di metri circa da dove era posizionata. I sommozzatori si sono immersi per una verifica visiva, constatando, che l’edicola si trova ad una profondità di 7 metri in buono stato. Il chiosco è posizionato sotto acqua come se si trovasse in superficie. Saranno ora effettuate tutte le valutazioni per predisporre nei prossimi giorni con l’utilizzo di un pontone il recupero (il video in fondo all’articolo).

Venezia, gondolieri-sub trovano prneumatici e lattine nei fondali

Ma cosa giace sui fondali di Venezia? I Vigili del Fuoco hanno individuato l’edicola delle Zattere. Sui fondali della città lagunare c’è però di tutto: decine e decine di pneumatici di automobili, bottiglie, lattine, cavalletti delle passerelle dell’acqua alta, un lavandino, una caldaia, tubazioni e fusti di birra usati. Questi oggetti sono stati trovati dai sei gondolieri-sub dell’associazione “Gondolieri di Venezia”, supportati da 10 collaboratori volontari. L’immersione è avvenuta la mattina di oggi, domenica 1 dicembre: si tratta della settima volta che viene fatta un’operazione del genere in laguna. 

La perlustrazione questa volta è avvenuta nelle acque di Rio di San Luca, nel tratto da Palazzo Grimani a Campo Manin, per recuperare altri rifiuti depositati sul fondo dei canali veneziani. Il nuovo appuntamento, il secondo del nuovo ciclo di immersioni previste dall’accordo siglato lo scorso ottobre con il Comune, è stato preceduto da altri cinque interventi effettuati tra marzo e giugno scorsi, che hanno permesso di raccogliere oltre 2,5 tonnellate di rifiuti, spesso non riciclabili, che giacevano da tempo sott’acqua, adagiati sui fondali dei canali e rii, oltre alla prima immersione in notturna del 3 novembre scorso.

Fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev

 

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