Allevi rivisita l’inno di Mameli, in rivolta i blog di musica classica: “Una vergogna.Un falso modello”

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA

Giovanni Allevi

Giovanni Allevi ha fatto un omaggio tutto suo all’inno di Mameli per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Al Teatro Gobetti di Torino è stata organizzata una celebrazione Rai con ‘Fratelli d’Italia’, ma i blog di musica classica si sono messi di traverso dopo questa scelta.

Sul palcoscenico di via Rossini, Laura Freddi, voce narrante della kermesse, ha guidato il pubblico nei diversi momenti dello spettacolo. Con lei, oltre al pianista Allevi che nel corso della serata ha proposto brani vecchi e nuovi del proprio repertorio, il violinista Alessandro Quarta e l’attore Elio Pandolfi, accompagnato al piano da Marco Scolastra per un viaggio tra i suoni e le parole che hanno segnato il Risorgimento italiano.

Il partito degli anti-Allevi ha fatto sapere che il pianista è stato scelto perché sarebbe stata preferita la sua immagine, meglio il personaggio dunque rispetto al talento”. Gian Luigi Zampieri, direttore dell’Orchestra e docente al Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone ha lanciato proprio una petizione online ad hoc: “La scelta..rappresenta l’acme della vergogna per la già bistrattata cultura italiana. A questo si aggiunge che l’operazione commerciale cui i vertici Rai si sono resi complici, comporta che per tutto il 2011 la versione di Allevi darà la sigla di apertura dei programmi Radio Rai con conseguente corresponsione di diritti Siae”.

Diversa l’opinione di Giorgio Pestelli su La Stampa che parla di giusto rispetto di Allevi per Mameli e dice che anzi il pianista “ha preso sul serio come merita” l’amor di patria come simbolo di unità nazionale.