Vaccini luglio, allarme dosi: Regioni costrette a posticipare le prenotazioni, per Figliuolo manca solo il 5%

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2021 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
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vaccini luglio, allarme penuria dosi (Ansa)

Vaccini luglio, allarme dosi. Le Regioni più grandi – Lombardia, Lazio, Campania e Piemonte – lanciano l’allarme: mancano dosi, dobbiamo rallentare e posticipare le somministrazioni.

Secondo il Commissario Figliuolo, invece, il deficit lamentato dai presidenti di Regione è trascurabile. “La differenza tra le consegne di giugno e quelle di luglio sarà di 0,8 milioni di dosi, pari al 5% circa, in termini percentuali”.

Vaccini luglio, allarme dosi, le preoccupazioni delle Regioni

Insomma la campagna vaccinale procede spedita e con la ragionevole speranza, sempre Figliuolo, di raggiungere l’obiettivo. L’immunità di gregge in Italia “è all’80% dei 54 milioni della platea di vaccinabili. E sono assolutamente convinto che raggiungeremo questo obiettivo a fine settembre”.

Nel frattempo i casi riferibili alla variante Delta continuano ad aumentare anche in Italia e gli spostamenti di turisti e tifosi in Europa per le vacanze e gli Europei di calcio non aiuta. Oltre 700 studenti spagnoli in vacanza positivi, tremila in quarantena, per dire. E 2,8 milioni di over sessantenni non risultano nemmeno prenotati per la prima dose.

“Credo che a livello nazionale dovremo riprogrammare alcune prime dosi per spostarle più avanti perché non ci sono sufficienti vaccini” ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

A lui si aggiungono le preoccupazioni dei presidenti di Lazio, Piemonte (meno 160mila dosi), Lombardia e Campania (De Luca accusa Roma di occultare la realtà).

Lazio: “Mancano 100mila dosi Pfizer. Posticiperemo le prenotazioni di una settimana”

“Ad oggi rispetto alle prenotazioni già fatte, fino al 15 luglio a noi mancano circa 100mila dosi di Pfizer per rispettare il fabbisogno di chi si è prenotato. Abbiamo avuto una contrazione tra giugno e luglio di quasi il 35%”.

A spiegarlo, in un’intervista a Repubblica, l’assessore regionale del Lazio, Alessio D’Amato. Quali effetti ha il cambiamento nelle consegne? “Abbiamo posticipato le prenotazioni dei ragazzi dai 12 ai 16 anni dopo Ferragosto – dice D’Amato -.

Se i dati sono questi dovremo spostare di una settimana, cioè dall’11 al 18 luglio, chi è già prenotato”. Si tratta, spiega l’assessore, di “circa 100mila” persone. Che “andranno contattate una ad una per comunicargli la nuova data della prima somministrazione del vaccino Pfizer”.

Chi ha ragione? Mancano dosi ma il ritmo di marcia è quello

Secondo il piano vaccinale, precisa il Sole 24 Ore, “alla fine del terzo trimestre (quindi entro il 30 giugno) sarebbero stati disponibili 76,224 milioni di dosi. Al 26 giugno ne risultano consegnate 54,657 milioni (-28,2% rispetto al previsto).

Ma va ricordato che le 7,313 milioni di dosi Curevac non sono mai arrivate (il vaccino anti-Covid a mRna del laboratorio tedesco ha mostrato solo il 47% di efficacia)”.