Elezioni di sangue in Afghanistan: razzi e bombe, diversi i morti

Pubblicato il 18 Settembre 2010 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA

Clima di massima tensione in Afghanistan dove sabato mattina si sono aperte le urne per le elezioni legislative per il rinnovo della Camera bassa. Bombe e razzi sono stati lanciati a partire dalla scorsa notte e nelle prime ore di stamane con un bilancio di diverse vittime.

Nelle prime ore della mattina tre persone, inclusi due scrutatori, sono rimasti feriti per l’esplosione di un ordigno in una scuola nella città di Khost utilizzata per il voto. Lo stesso governatore della provincia di Kandahar ha rischiato di essere colpito da un razzo caduto proprio vicino alla sua auto mentre di recava a votare. Nella notte un razzo ha colpito l’area del quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza sotto il comando Nato, nel centro di Kabul, senza comunque fare vittime.

Combattimenti sono in corso in due distretti settentrionali della provincia di Herat affidata al controllo dei militari italiani, finora non coinvolti negli scontri, tra insorti che si oppongono al regolare svolgimento del voto e le forze di sicurezza locali. Ad Alizai, nel distretto del Gulran, al confine con l’Iran, circa sessanta persone si sono scontrate con uomini della polizia e dell’esercito che hanno chiesto l’intervento del Regional command west di Herat, il comando regionale della Nato a guida italiana. Sul posto è stata mandata la task force aerea Comanche, vale a dire elicotteri americani con a bordo commandos afgani.

Il bilancio dei combattimenti è finora di un morto e 4 feriti tra i militari dell’esercito afgano. Nel Gulran quattro seggi elettorali non sono stati aperti per motivi di sicurezza Nell’adiacente distretto di Kushk-e-Kohnah, anch’esso caratterizzato da una forte presenza di talebani, è stata fatta saltare una moto imbottita di esplosivo nel villaggio di Yoi-Sultan provocando la morte di due cittadini afgani. L’esplosione è avvenuta nei pressi di un seggio, che è stato poi aperto altrove. Sono intervenute le forze di sicurezza afgane e sono cominciati degli scontri con gli insorti. Anche in questo caso è stato chiesto il supporto delle forze di Isaf. Il combattimento è in corso.

Un’altra bomba è esplosa in un quartiere a Sud della capitale causando un ferito. Sei razzi sono poi caduti su Jalalabad e hanno colpito una casa provocando due morti e un ferito. La vigilia del voto era stata funestata dalla morte del militare italiano Alessandro Romani che ha perso la vita in un scontro a fuoco con un gruppo di insorti nella regione di Farah. Le elezioni afghane, ultimo passo del processo di democrazia del Paese, chiama alle urne oltre 10 milioni di persone sono per eleggere 249 deputati dell’Assemblea Nazionale da scegliere su circa 2500 candidati. Sono 68 i seggi destinati alle donne. Nei giorni scorsi i talebani avevano minacciato a più riprese di voler impedire il voto.

Il presidente afghano, Hamid Karzai, che ieri aveva con forza sollecitato i suoi connazionali ad andare a votare nonostante i rischi e le minacce dei talebani, si è recato alle urne di prima mattina in un seggio costruito in una scuola vicino al palazzo presidenziale. Intanto le prime irregolarità sono state già riscontrate dalla Commissione elettorale. Lo ha reso noto Ahmad Zia Rafat, membro della Commissione, che ha riportato di due casi legati all’uso di inchiostro indelebile. Le urne si sono aperte alle ore 4.30 ora italiana, le sette di mattina a Kabul. I risultati finali saranno resi noti non prima del 31 ottobre.