Juventus campione senza primati: Capello imbattuto. Antonio Conte va o resta?

di Renzo Parodi
Pubblicato il 11 Maggio 2013 - 23:57 OLTRE 6 MESI FA
antonio conte

Antonio Conte esulta: e ne ha ben donde

Juventus-Cagliari 1-1

Niente record di punti, Capello può sorridere, il suo primato (91 punti con la Juventus campione nella stagione 1005/06) resiste. E’ il Cagliari a guastare la festa a Madama, imponendo un pareggio (1-1, gol di Ibarbo e Vucinic) che disinnesca anche il record delle dieci vittorie consecutive e ferma a 17 i successi, con ancora una gara da disputare, a Genova contro la Sampdoria. Pazienza.

La festa alla fine esplode lo stesso e ci mancherebbe altro. In campo i piccoli tifosi nonché i figli dei calciatori che hanno regalato alla vecchia Signora il ventinovesimo, pardon il trentunesimo, no il ventinovesimo, insomma il secondo scudetto consecutivo dell’era Conte. Già, Conte. Va o resta? Il pubblico bianconero si tormenta, la società tace, Marotta mostra spiragli di ottimismo. L’offerta per il mister è già sul tavolo, contratto biennale da cinque milioni netti a stagione, due in più dell’attuale. Ma il busillis non riguarda gli emolumenti di Conte, e il tecnico lo ha spiegato con la brutale chiarezza che è il suo marchio di fabbrica. Se la Juve vuole inserirsi al vertice del calcio europeo e competere per davvero con le corazzate Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, i due Manchester e qualche altra possibile sorpresa, non bastano i 30 milioni di euro del budget stanziati dalla famiglia Agnelli.

Occorre raddoppiare gli sforzi (ergo i denari) e non accontentarsi di mettere a segno un paio di colpi in attacco. Arriveranno due attaccanti centrali fra Ibrahimovic, Higuain e Suarez. E’ però necessario rimpolpare la “rosa”, alleggerendola da quel po’ di zavorra (absit iniuria verbis) che si è manifestata in un torneo pure condotto in sciarpa e sciabola. All’assalto. Sulla lista delle partenze figurano con certezza i nomi di Matri e Quagliarella, in bilico ci sono Vucinic, Isla, Lichtsteiner.

Al termine della gara col Cagliari, Giorgio Chiellini, uomo spogliatoio molto ascoltato ha pubblicamente spezzato una lancia in favore del suo allenatore. “Conte resterà, dobbiamo crescere ancora insieme”, ha dichiarato il Chiello. Antonio Conte ha gradito ma non si è sbilanciato, rimbalzando il merito dell’impresa sui suoi calciatori. Furbo, il ragazzo…

Marotta confida che l’accordo con Conte alla fine si possa trovare ma è pronto, in caso di divorzio, a virare deciso su Walter Mazzarri, con il quale l’attuale ad della Juventus ha trascorso due stagioni alla Sampdoria: molto fortunata la prima e impreziosita dalla finale di coppa Italia persa nel 2009 contro la Lazio.

Questo scenario spiega anche la riluttanza di Mazzarri a sottoscrivere il rinnovo col Napoli. Juventus e Roma, nonché l’ Inter se Moratti tornasse sulla decisione di confermare Stramaccioni, sarebbero destinazioni graditissime al tecnico di San Vincenzo che a sua volta pretende da De Laurentiis un Napoli attrezzato per contendere davvero lo scudetto alla Juventus. E se il rafforzamento iniziasse dalla cessione di Cavani…

Catania-Pescara 1-0

Che dire ancora del Catania? Un applauso. La vittoria sul retrocesso Pescara, lo dodicesima casalinga, lo lancia verso l’ottavo posto, scavalcando l’ Inter impegnata a Genova nell’anticipo domenicale all’ora di pranzo. Il gol di Gomez è il sigillo d’addio del piccolo, razzente attaccante destinato ad una Grande. L’Inter, probabilmente.

Con 55 punti e una giornata da giocare il Catania ha già frantumato il suo record di punti in serie A, 50. Applausi a tutti, appunto. Da Pulvirenti a Gasparin passando per i giocatori che hanno offerto calcio piacevolissimo e redditizio. Così si fa in provincia. E magari anche nei grandi club.