CARO CARBURANTI: PROTESTA MONTA IN TUTTA EUROPA

Pubblicato il 5 Giugno 2008 - 06:42 OLTRE 6 MESI FA

Tir Le proteste per il caro-gasolio crescono in tutto il mondo. Dopo gli scontri di mercoledì a Bruxelles, oggi manifestazioni contro gli aumenti sono segnalate in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna e anche in India. A Roma una decina di Tir si è concentrata stamani di fronte alla sede del ministero dei Trasporti a Porta Pia. La manifestazione non era autorizzata e poco dopo le 9 i pesanti automezzi sono stati allontanati dalla polizia. Solo un Tir è rimasto parcheggiato a Porta Pia. Sembra però che gli autotrasportatori abbiano ottenuto che una loro delegazione venga ricevuta al ministero guidato da Altero Matteoli.

I tir manifestavano per chiedere l’interveno del governo per far fronte al caro-gasolio – raddoppiato in tre anni per l’impennata del greggio – divenuto un’emergenza per il settore dell’auto-trasporto. Gli autisti dei tir chiedono il taglio delle accise e incentivi per far fronte ai rincari. Mercoledì dure proteste  contro il caro-carburanti c’erano già state a Bruxelles. In piazza migliaia di pescatori, tra cui tanti italiani. La protesta dei tir a Roma stamani ha mandato in tilt il traffico in un nodo strategico della città. Alla sala operativa dei vigili urbani poco dopo le 9 risultava bloccato il traffico in entrata a Roma dalle consolari Tiburtina e Nomentana.

Traffico bloccato anche ad Ancona dalle 7.40 circa di questa mattina, per la protesta dei pescatori della locale marineria, che hanno manifestato lungo il by-pass tra la stazione ferroviaria e il porto paralizzando la circolazione in entrata e in uscita dalla città. Intorno alle 9 il gruppo dei manifestanti si è sciolto, e la situazione è tornata alla normalità. I pescatori manifestano contro il caro gasolio. Martedì scorso un centinaio di imbarcazioni aveva bloccato il porto, schierandosi all’imboccatura e impedendo l’accesso ai traghetti.

Continua la protesta dei pescatori per il «caro gasolio»: a Termoli permane il presidio in porto ed il blocco del mercato ittico e della vendita di pesce in pescherie ed altre attività commerciali. In Basso Molise il pescato fresco è assente già da diversi giorni, l’unico prodotto sui banchi di vendita dei centri commerciali è congelato.

Spagna. Proseguono in Spagna le proteste contro l’aumento del prezzo del carburante, che vedono oggi mobilitati oltre 15.000 tassisti a Madrid, che si uniscono a centinaia di pescatori in sciopero da giorni in Galizia. Oltre 260 pescherecci che fanno parte della flotta di Vigo, la maggiore del Paese, continuano a restare ancorati nel porto della città galiziana, mentre gli effetti della protesta cominciano ad
avvertirsi sull’approvvigionamento di pesce nella capitale, dove le forniture a Mercamadrid sono diminuite del 20%. Fonti del sindacato dei pescatori Cepesca confermano in dichiarazioni ai media che la protesta adndrà avanti a tempo indeterminato, se non arriveranno risposte da parte del governo di Madrid o Bruxelles alle richieste di aiuti avanzate dalla categoria. A Madrid, 15.000 tassisti hanno incrociato le braccia contro l’aumento del costo della benzina e del carburante. Le associazioni di categoria chiedono che venga adottato un supplemento di tariffa per il carburante, da aggiornare automaticamente ogni sei mesi; la soppressione del centesimo sanitario, che grava sui carburanti venduti nella regione, e quella del divieto per i taxi di portare pubblicità. 

Gran Bretagna. Centinaia di motociclisti hanno inscenato una protesta contro il caro-benzina nel nordovest dell’Inghilterra, andando a passo di lumaca sull’autostrada M62, prima di dirigersi verso il centro di Manchester. La protesta è stata organizzata da vari club di motociclisti nella zona di Manchester, e secondo i promotori oltre 1.000 centauri vi hanno preso parte. Accanto a loro c’era anche qualche camionista e qualche tassista. La polizia ha tentato di impedire la dimostrazione, ma il raduno era stato organizzato con un passaparola, e alla fine gli agenti hanno rinunciato, visto il numero di partecipanti. È l’ennesima protesta contro i prezzi dei carburanti nel Regno Unito, dopo quella dei trasportatori e dei pescatori. I motociclisti – che guidavano di tutto, dai motorini a gigantesche Harley Davidson – sono stati applauditi a più riprese dalla gente che li guardava passare.