CRISI GEORGIA, RICE ALL’ATTACCO: ”RUSSIA VA VERSO ISOLAMENTO E IRRILEVANZA”

Pubblicato il 18 Settembre 2008 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA

Il Dipartimento di Stato Usa torna ad attaccare Mosca per la guerra in Georgia e il successivo inasprimento delle relazioni con l’Occidente. La Russia, sostiene il segretario di Stato americano Condoleezza Rice in un discorso che pronuncerà nelle prossime ore a Washington e il cui contenuto è stato anticipato, si sta dirigendo "verso l’isolamento e l’irrilevanza". Delle relazioni fra le due potenze parla anche il presidente russo Dimitri Medvedev, secondo il quale sarebbe prova di "miopia politica barattare gli obiettivi raggiunti (i legami commerciali, energetici e finanziari, ndr) con cose di poco conto, rinnovando gli stereotipi degli anni passati". Il leader russo si dice convinto che "nonostante un approccio differente su alcuni problemi internazionali", le due potenze abbiano "tutto l’interesse per stabilire una cooperazione costruttiva a lungo termine".

La Rice, accusando la Russa di essere "sempre più autoritaria all’interno e aggressiva all’estero", ha ammonito ancora una volta che l’adesione di Mosca al Wto, l’organismo che regola il commercio mondiale, e all’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa, potrebbe essere "rimessa in discussione".

Le parole del segretario di Stato Usa arrivano dopo che ieri il suo vice William Burns aveva annunciato possibili nuove misure contro Mosca. Al momento, per rispondere alle operazioni russe contro la Georgia e al riconoscimento di Abkhazia e Ossezia del Sud, Washington ha solo congelato un accordo di cooperazione sul nucleare civile. "Bisogna che la Russia subisca conseguenze più gravi per quanto sta facendo in Georgia, perché rispetti gli impegni presi", aveva precisato Burns.

Le pressioni americane non sembrano però al momento sortire sul Cremlino gli effetti sperati. Il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, in un discorso televisivo, è tornato oggi ad affermare che la Russia non ritiene del tutto trasparente la politica adottata dall’Occidente nella gestione del conflitto in Georgia e ha criticato duramente l’appoggio che viene dato a "coloro che hanno ucciso dei cittadini russi". La Russia, ha quindi sottolineato, "non può che trarre le sue conclusioni riguardo all’atteggiamento di chi vuole punire Mosca".