L’amministrazione di Barack Obama ha rifiutato di stanziare aiuti federali di emergenza per affrontare una delle più grandi minacce rimaste per lo stato dell’economia nazionale: la California.
Emissari del governatore Arnold Schwarzenegger si sono recati alla Casa Bianca per implorare un intervento, argomentando che la California, con un deficit di bilancio di 24 miliardi di dollari per l’anno fiscale che inizia il 1 luglio, è sull’orlo di un meltdown economico.
Ma gli emissari sono tornati a Sacramento con le mani vuote, pur avendo sottolineato che lo stato, l’ottava economia mondiale, più grande di quella del Canada o del Brasile, non può essere lasciato fallire senza ripercussioni sull’economia dell’intero Paese.
Ma l’amministrazione di Washington, dopo le centinaia di miliardi di dollari erogati tramite lo stimolo economico per risollevare l’economia nazionale, è riluttante a tirare fuori altri soldi, anche perchè teme che se lo facesse provocherebbe una valanga di richieste di aiuti da parte di altri stati con economie traballanti.
A spezzare una lancia in favore della California è stata la senatrice Zoe Logfren, presidente della delegazione congressuale democratica, secondo cui ”è difficile pensare che il Paese possa riprendersi se non lo fa anche la California”.
Il segretario al Tesoro Timothy Geithner ed i suoi collaboratori seguono la situazione californiana da vicino e, a quanto scrive il Post, per il momento rimangono fermi sul diniego degli aiuti, anche se potrebbero cambiare idea qualora le finanze dello stato si avvicinassero davvero al temuto meltdown.
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