DAL 2010 IMPRONTE DIGITALI PER TUTTI SULLE CARTE DI IDENTITA’

Pubblicato il 15 Luglio 2008 - 23:11 OLTRE 6 MESI FA

Impronte2 E’ arrivato all’alba il via libera per la manovra finanziaria dalle Commissioni Bilancio e Senato della Camera. È terminato, con un rush finale di votazioni, l’esame del provvedimento che ha impegnato le commissioni per quasi 11 ore. Il provvedimento sarà già questo pomeriggio all’esame dell’Aula di Montecitorio. Le Commissioni hanno esaminato quasi tutti gli emendamenti. Sono state accantonate le misure sul nucleare e l’articolo 60 con la riforma della Finanziaria e le nuove norme per la copertura finanziaria delle leggi di spesa. Poche votazioni in dieci ore e poi la volata: negli ultimi 60 minuti sono state approvate molte misure al decreto legge sulla manovra.

Impronte per tutti Tra le principali novità quelle delle impronte digitali per tutti dal primo gennaio 2010. È quanto prevede un emendamento al decreto legge sulla manovra che ha ottenuto il sì bipartisan nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Si tratta di una modifica all’articolo che raddoppia la validità della carta d’identità, primi firmatari: Marco Marisilio, Fabio Rampelli e Massimo Enrico Corsaro (Pdl). «La carta di identità ha durata dieci anni e deve essere munita dalla fotografia e delle impronte digitali ¨ si legge – della persona a cui si riferisce». Plauso dei deputati del Pd che spiegano come questa modifica «dissenesca la questione Rom. Ora le impronte ¨ dice Antonio Misiani – saranno prese a tutti». Anche se in realtà, spiega Giulio Calvisi, esiste una direttiva comunitaria che porterà prima o poi tutti i Paesi Ue a introdurre questa novita. Si tratta soprattutto di «una vittoria simbolica significativa», insistono i deputati del Pd. Lo spazio per le impronte è già previsto comunque sulle attuali carte d’identità.

Sanità, stretta ai falsi esenti Novità anche in tema di sanità: d’ora in poi ci saranno più controlli per mettere alle strette i “falsi esenti” dalle spese sanitarie per le prestazioni diagnostiche. Stretta anche per le strutture private in convenzione. Le Usl non pagheranno più «pie di lista» ma potranno decidere di introdurre autorizzazioni preventive in alcuni casi e bloccare i pagamenti se questi superano una certa soglia. Poi dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissioni. Per alcune patologie i controlli potranno essere a tappeto.

Enti locali Si allenta la stretta sulle indennità di funzione e sui gettoni di presenza dei sindaci e dei consiglieri comunali prevista dal decreto legge sulla manovra. Un emendamento presentato dal relatore Marino Zorzato nelle commissioni Bilancio e Finanze delle Camera fa saltare il taglio del 20% per gli enti locali virtuosi. Per contro, quelli con i conti in rosso dovranno stringere la cinghia sempre di più: per loro infatti la scure sui compensi passa al 30%. «In questo modo – spiega il relatore – il 90% dei comuni, che è virtuoso, è fuori dal taglio». Con un’altra norma poi sempre il relatore punta a rendere più rigorosi i finanziamenti per le comunità montane: in totale queste riceveranno 30 milioni in meno all’anno, dal 2009 al 2011. Ma «con un ulteriore aggiunta – dice Zorzato – questo taglio sarà graduato in base all’altezza. Più le comunità saranno in alto e più la sforbiciata sarà leggera».

Sicurezza In arrivo poi 300milioni per la sicurezza, le novità per il Fas (85% alle regioni meridionali) e alla banca del Sud; sì anche alle novità sulle infrastrutture militari e infine via libera a un emendamento che punta sulla ricerca nucleare di quarta generazione.

Stop alla riforma della finanziaria Stop all’articolo che prevede la "riforma della finanziaria". Uno stop, quest’ultimo, che potrebbe creare più di qualche grana perchè nelle sue pieghe contiene la soluzione per il "buco" da un miliardo che si è aperto nel decreto Ici all’esame in queste ore al Senato. Certo un rimedio in extremis potrebbe arrivare con la presentazione del maxiemendamento, e quindi con la richiesta di fiducia sul decreto manovra.