E’ morta a 92 anni Fernanda Pivano, la scrittrice-giornalista che importò la cultura “beat” americana in Italia

È morta all’età di 92 anni la scrittrice e giornalista Fernanda Pivano. A lei, nata a Genova nel 1917, si deve la diffusione nel nostro Paese della cultura e degli autori della «beat generation».

Nella sua biografia si legge che «quando negli anni ’50 Fernanda Pivano si reca per la prima volta negli Stati Uniti è una giovane studiosa innamorata dell’America di quegli anni e desiderosa di incontrare dal vivo, sul campo, i maestri di una narrativa che in Italia si era appena cominciato a conoscere, grazie a Cesare Pavese e Elio Vittorini. Immediatamente scopre un mondo, di sogni, ideali, valori: dal pacifismo di Norman Mailer, maestro riconosciuto della narrativa americana, amato e contemporaneamente odiato dalla beat generation degli anni sessanta, che a lui e al suo antiimperialismo si rifece, all’esempio di inesausta sete di nuovo e di autenticità del mito vivente Ernest Hemingway. Dai guru della beat generation Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, uomini che in nome di un’idea di ritorno all’essenzialità dell’Uomo, in contrasto con i pregiudizi del consumismo capitalistico, hanno vissuto e scritto senza distinguere fra arte e vita, a Don DeLillo e ai minimalisti. Un nuovo viaggio americano, insomma, fra le contraddizioni e le speranze segrete di quel grande, osannato e temuto paese che è, da sempre, l’America».

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