Esa, 16,9 miliardi per lo spazio all’Agenzia europea, un piede su Marte, gli Usa al posto della Russia

Esa, 16,9 miliardi per lo spazio all'Agenzia europea, un piede su Marte, gli Usa al posto della Russia, il ruolo dell'Italia, beghe con la Francia

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 4 Dicembre 2022 - 17:22 OLTRE 6 MESI FA
Esa, 16,9 miliardi per lo spazio all'Agenzia europea, un piede su Marte, gli Usa al posto della Russia

Esa, 16,9 miliardi per lo spazio all’Agenzia europea, un piede su Marte, gli Usa al posto della Russia

ESA, European Space Agency o Agenzia Spaziale Europea avrà a disposizione 16,9 miliardi di euro per i prossimi 3 anni (2023-2025).

La cifra è la più alta cifra mai stanziata (erano stati €14,5 miliardi nel triennio che termina nel 2022), anche se i vertici di ESA ne avevano chiesto di più. La somma è stata decisa nel corso di due giornate di lavori, a fine novembre, del Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea a livello ministeriale 

Il Consiglio ministeriale dell’ESA si tiene a cadenza periodica ogni tre anni e riunisce i ministri rappresentanti gli Stati Membri, i Membri Associati e gli osservatori degli Stati cooperanti.

Gli Stati sottoscrivono, impegnandosi finanziariamente, i programmi spaziali, opzionali, ai quali intendono partecipare, perché non tutti sono obbligatori. Dagli impegni presi alla Ministeriale dipendono anche gli assetti programmatici ed industriali dei vari paesi nel settore spaziale ed in settori ad esso connessi. Le sottoscrizioni consentono all’industria di un paese di contribuire a determinate attività spaziali con un ritorno economico, scientifico e di know-how.

Nonostante il budget sottoscritto occupi il primo posto del podio, i vertici dell’ESA avevano presentato un pacchetto di programmi per un costo complessivo molto più alto rispetto a quanto effettivamente stanziato: €18,7 miliardi.

Il Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher, si è comunque detto colpito dell’impegno finanziario assunto dai 22 Stati membri dell’Agenzia e da alcuni dei Membri Associati in quanto “quasi tutti i paesi hanno aumentato in modo significativo il proprio budget rispetto all’anno scorso”.

Ha anche, però, riconosciuto come il bilancio totale vada contestualizzato a fronte della crisi energetica che l’Europa sta vivendo a causa dell’invasione dell’Ucraina e dei tagli sul petrolio e sul gas russi, degli alti tassi di inflazione e dei rischi di recessione dei paesi, le cui economie stavano ancora vivendo una fase di ripresa dalle difficoltà economiche causate dalla pandemia di Covid-19.

Tutte circostanze, queste, che rendono difficili aumenti di budget più rilevanti per i programmi spaziali.

Nonostante la differenza tra il budget richiesto e quello ottenuto, però, nessuna delle priorità principali dell’Agenzia è stata cancellata dal bilancio.

Cosa è stato deciso alla Ministeriale

Questa la distribuzione finanziaria, derivante dalle sottoscrizioni degli Stati, tra i blocchi di attività predisposti dall’ESA in vista della Ministeriale:

·      Programma Scienza: €3,2 miliardi;

·      Trasporto spaziale: €2,8 miliardi; 

·      Esplorazione umana e robotica: €2,7 miliardi;

·      Osservazione della terra: €2,7 miliardi;

·      Telecomunicazioni: €1,9 miliardi;

·      Attività di base: €1,6 miliardi;

·      Sicurezza spaziale: €730 milioni;

·      Tecnologia: €542 milioni;

·      Programmi di navigazione: €351 milioni;

·      Sviluppo delle aziende in scale-up: €118 milioni;

·      Programma Prodex: €237 milioni.

Mentre le singole voci di bilancio non sono ancora state ufficializzate, alcune informazioni più specifiche su programmi e missioni sono disponibili.

ExoMars

La missione ExoMars, dedicata al Pianeta Rosso ed inizialmente prevista per settembre 2022, si era arenata dopo che l’ESA ha interrotto ogni forma di cooperazione con la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

L’ESA è arrivata alla Ministeriale con un buco nel bilancio di circa la metà dei €700 milioni ($725 milioni) necessari per portare avanti la missione. Il gap deriva dalla necessaria sostituzione dei componenti di missione che dovevano essere originariamente forniti dalla Russia.

Ulteriori finanziamenti dovrebbero arrivare dalla NASA, anche se si aspetta la conferma ufficiale, che si è unita alla missione a seguito dell’esclusione della Russia.

Ariane 6

Un programma di transizione per Ariane 6, il lanciatore europeo di nuova generazione che dovrebbe entrare in servizio a breve nelle sue due versioni – 2 o 4 motori che ne determinano una diversa capacità di carico -, ha ottenuto un po’ più di quanto richiesto.

Non abbiamo ancora una cifra ufficiale ma l’Agenzia sperava in un budget da €600 milioni, dovendo colmare un gap di circa €200 milioni.

IRIS

L’ESA partecipa allo sviluppo di IRIS (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite), il programma dell’UE per una connettività sicura 2023-2027 che mira a fornire l’Unione di una costellazione di satelliti per servizi di comunicazione sicuri entro il 2027.

Il contributo richiesto agli Stati ammontava a €750 millioni.

Altre decisioni prese alla Ministeriale riguardano il via libero per lo sviluppo di un lander lunare che potrebbe partecipare al programma Artemis della NASA, finalizzato a stabilire una presenza sostenibile sulla Luna per preparare missioni verso Marte, e l’estensione fino al 2030 della partecipazione dell’ESA alla Stazione Spaziale Internazionale.

Durante la Ministeriale l’ESA ha anche annunciato la sua prima nuova classe di astronauti dal 2009, composta da 17 persone tra professionisti e riserve selezionate tra oltre 22.500 candidati.

Quali gli step successivi?

Rimane in sospeso la questione riguardante il dossier Maia. Sebbene abbia ottenuto una sottoscrizione iniziale alla Ministeriale, non è ancora chiaro se rimarrà sotto il cappello dell’ESA oppure se sarà portato avanti autonomamente dalla Francia. 

Maia è un nuovo lanciatore di idea francese che negli scorsi mesi ha aperto un caso diplomatico tra la Francia e l’Italia per via di problemi di concorrenza con Vega, il lanciatore dell’ESA sviluppato dall’azienda italiana Avio.