FEDERALISMO: INTESA PDL-LEGA, OGGI PRIMO SI’ IN CDM

Pubblicato il 10 Settembre 2008 - 22:58 OLTRE 6 MESI FA

Berlusc_bossi6 Intesa al vertice del centrodestra sul federalismo fiscale. In mattinata il Consiglio dei ministri dara’ il primo via libera al testo, scritto a quattro mani dai ministri Roberto Calderoli e Raffaele Fitto. Poi, ci sara’ il passaggio nella Conferenza Stato-Regioni, convocata per il 18 settembre. Quindi, l’ultimo via libera del governo e, entro fine mese, il varo del ddl, che sara’ uno dei collegati alla finanziaria 2009. Il Parlamento, quindi, lo esaminera’ nella sessione di Bilancio e dovra’ votarlo entro il 2008.

E’ il principale risultato del vertice di oltre tre ore, a Palazzo Grazioli, tra Silvio Berlusconi e gli stati maggiori di Pdl e Lega. Un primo accordo che soddisfa intanto la richiesta del Carroccio di andare alla festa dei Popoli Padani che si concludera’ domenica a Venezia avendo incassato un risultato concreto. Ma consente anche di proseguire, nelle successive tappe, in tutti gli ulteriori approfondimenti chiesti da Forza Italia e An. Per questo, alla fine, sono tutti contenti. ”E’ andata bene”, dice Umberto Bossi, lasciando per primo la riunione. E, dopo di lui, anche Andrea Ronchi di An parla di ”pieno accordo” nella maggioranza, rivendicando tuttavia che le riforme andranno avanti insieme: non solo federalismoe giustizia, ma anche le modifiche alla Costituzione, come ha chiesto An. E l’Ici? ”Ci abbiamo messo un mattone sopra”, assicura Fitto. Stavolta intorno al tavolo della residenza romana del premier erano in tanti. Con Berlusconi, Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto, Aldo Brancher e Fitto per Fi; Ignazio La Russa, Andrea Ronchi, Maurizio Gasparri di An; insieme a Bossi, i leghisti Roberto Calderoli, Roberto Maroni, Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione Bilancio della Camera. E Renzo, il diciannovenne figlio del Senatur, alla sua seconda partecipazione a Palazzo Grazioli in quindi giorni. Con loro anche il presidente della Regione Sicilia e leader dell’Mpa Raffaele Lombardo. ”Prima era un buon testo, ma ora e’ ottimo – esulta alla fine Calderoli – E’ un testo assolutamente condiviso e al quale hanno concorso tutti i partiti della maggioranza. Restavano due o tre ritocchi che sono stati risolti stamani”. L’intesa, stando alle assicurazioni di diversi partecipanti al vertice, non riguarda solo il federalismo fiscale. Dalla Lega, Fi e An avrebbero ottenuto anche il via libera ad una riforma della legge elettorale per le europee che fissa al 5% la soglia di sbarramento e non prevede preferenze, al contrario della proposta a cui lavorava Calderoli (4% e una-due preferenze). ”Si parte dalle proposte presentate in Parlamento, non ci sara’ quella del governo”, da’ il suo via libera il ministro della Semplificazione normativa. Inoltre, Pdl e Carroccio hanno deciso anche di presentarsi compatti alle europee di primavera, risolvendo eventuali dissapori sul territorio. E sarebbero stati appianati anche i problemi che finora hanno bloccato il decollo della governance dell’Expo di Milano. Un’intesa alla quale avrebbe concorso anche l’invito iniziale di Berlusconi a mettere da parte perplessita’. ”Stiamo andando benissimo – ha detto il presidente del Consiglio – i sondaggi ci danno al massimo storico dei consensi. Dobbiamo solo continuare il nostro lavoro, del quale io sono molto, molto contento”.