Marò, Paolo Gentiloni reagisce: “Ritiriamo ambasciatore italiano in India”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA
Marò, Paolo Gentiloni attacca: "Ritiriamo ambasciatore italiano in India"

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

ROMA – Il governo italiano va a muso duro contro quello indiano sui marò: il ministro Paolo Gentiloni ha detto che richiamerà l’ambasciatore italiano a Nuova Delhi. Nonostante il ministro degli Esteri abbia specificato che non si tratta di rottura di relazioni diplomatiche, non passa inosservata la mossa, a meno di 24 ore dalla promessa del ministro della Difesa, Pinotti, che aveva detto: “Massimiliano Latorre resta in Italia”. Latorre è in patria perché malato e l’India aveva rifiutato di fargli trascorrere le festività di Natale a casa.

Gentiloni

“Di fronte a un atteggiamento così grave” delle autorità indiane “il governo si riserva i passi necessari a partire dall’urgente richiamo per consultazioni dell’ambasciatore italiano a Nuova Delhi” anche se “non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche”.

L’Italia “si riserva tutti i Passi necessari” nei confronti delle autorità indiane sulla vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E lo “dobbiamo fare”, ha aggiunto “senza improvvisazioni” e “con il necessario equilibrio”.

La posizione del fuciliere Girone è per noi motivo di “angosciosa preoccupazione”. Gentiloni ha ribadito “l’irritazione del governo italiano” per le decisioni prese dalla Corte Suprema indiana che ha respinto richieste “umanitarie” per i due marò. Le autorità indiane, ha sottolineato, hanno accumulato una serie “incredibile di rinvii”.

Pinotti

L’impegno per il pieno recupero fisico di Massimiliano Latorre è “una priorità per il Governo e nulla sarà fatto per mettere a rischio le sue condizioni”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, parlando della vicenda dei due marò.

“L’Italia – ha aggiunto Pinotti – è responsabile per i suoi militari ed è interesse dell’India riconoscere l’immunità dei due marò davanti ai tribunali indiani”.