NO CAV DAY, IL PM: PROCEDERE CONTRO LA GUZZANTI, GRILLO FECE SOLO SATIRA

Pubblicato il 10 Settembre 2008 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

Guzzanti_sabina2 La procura di Roma chiederà al ministro della Giustizia di procedere contro Sabina Guzzanti, indagata per vilipendio nei confronti del Papa, in relazione alle affermazioni fatte dall’attrice l’8 luglio scorso durante la manifestazione «No Cav Day» in piazza Navona. Nel corso del suo intervento la Guzzanti aveva attaccato duramente anche il ministro delle pari opportunità, Mara Carfagna.

GRILLO «ARCHIVIABILE» – Il pm Angelantonio Racanelli ha invece chiesto al gip di archiviare la posizione di Beppe Grillo che, sempre nella stessa manifestazione, aveva sarcasticamente criticato il comportamento del presidente della Repubblica in relazione alla firma del cosiddetto Lodo Alfano. Per quanto riguarda Grillo la procura ha ritenuto che esisteva il diritto di satira. Al vaglio del procuratore Giovanni Ferrara e del pm c’erano i filmati degli interventi, tra gli altri, di Sabina Guzzanti e Beppe Grillo, fatti durante la manifestazione.

LA PAROLA AD ALFANO – Sarà poi il ministro della Giustizia adesso a dover autorizzare, secondo quanto previsto dall’articolo 290 del codice di procedura penale e del concordato tra Italia e stato del Vaticano che equipara e quindi protegge, che la figura del pontefice a quello del Capo dello Stato, lo svolgimento delle indagini nei confronti di Sabina Guzzanti.

DI PIETRO: «NO, E’ SATIRA» – In difesa di Sabina Guzzanti è intervenuto Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, anch’egli tra i protagonisti della mobilitazione di piazza Navona.. «L’onore ed il prestigio del Pontefice, al quale va il mio massimo rispetto, a mio avviso, non sono calpestati dalla satira della Guzzanti che, proprio in quanto satira, va presa per quel che è» ha detto l’ex pm. «L’offesa – ha aggiunto – arriva tutti i giorni da coloro che predicano bene e razzolano male, che corrompono i testi ai processi e poi vanno a baciare la mano al Pontefice, che rubano e non vogliono farsi giudicare, che vanno a messa la domenica e ai bordelli il lunedì, che danno Gesù Cristo sull’altare e si prendono i bambini in sacrestia. Guzzanti è invece solo una donna libera, che ha liberamente espresso il suo pensiero. Si può condividere o non condividere, e neanche io l’ho condiviso quel giorno, ma solo ai tempi dell’olio di ricino chi la pensava diversamente finiva in galera. Ma si sa essere una donna libera ai giorni nostri è un reato!».