PRIMARIE USA: HILLARY SMENTISCE RESA, MA OBAMA AVREBBE GIA’ MAGGIORANZA DELEGATI
Terry McAuliffe, presidente della campagna elettorale della senatrice Hillary Clinton, ha definito "assolutamente false" le notizie sull’imminente annuncio della sconfitta da parte dell’ex First Lady nella sfida contro Barack Obama per la nomination democratica. "La corsa va avanti", ha detto McAuliffe alla Cnn, smentendo "al 100%" le notizie rilanciate dalla Associated Press e attribuite a fonti della campagna sulla resa della Clinton.
In un comunicato inviato dallo staff della senatrice Clinton ai media, si afferma che le notizie diffuse dall’Ap sono "non corrette". "La senatrice Clinton – afferma il comunicato di una riga – non concederà la nomination stasera". Fonti interne alla campagna elettorale della senatrice, citate dalle Cnn, hanno affermato che l’ex First Lady sta ancora cercando di convincere i superdelegati indecisi a spostarsi dalla sua parte.
Ma iIl senatore Barack Obama avrebbe gia’ raggiunto il traguardo della maggioranza dei delegati alla convention estiva del partito democratico e avrebbe quindi in pugno la nomination per la Casa Bianca. La notizia arriva dai media americani, che basandosi sul conteggio dei delegati e superdelegati tenuto da Associated Press, FoxNews, Cbs e altri organi d’informazione, citando i numeri della Ap, indicano che Obama ha superato la quota della maggioranza dei delegati (2.118), a prescindere da quale sarà il risultato delle primarie in corso in Montana e South Dakota.
Gli stati del Montana e del South Dakota votano oggi nell’ultimo appuntamento del lungo percorso delle primarie per la scelta del candidato dei democratici alla Casa Bianca, cominciato il 3 gennaio scorso in Iowa. Barack Obama e Hillary Clinton sono ancora entrambi in corsa, ma il senatore dell’Illinois potrebbe essere vicino al traguardo. I seggi sono stati aperti alle 14.00 (ora italiana) in South Dakota e apriranno un’ora dopo in Montana. La chiusura e’ prevista alle 03:00 di mercoledi’ (ora italiana) in South Dakota e un’ora dopo in Montana.
