Processo Meredith/ Coppia di turisti non hanno udito nulla di strano dalla casa di Via della Pergola

Pubblicato il 23 Giugno 2009 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA

Rimasti con l’auto in panne a pochi metri dal parcheggio di fronte al casolare di Via della Pergola la notte in cui Meredith Kercher venne uccisa, una coppia di turisti nè notò nè sentì «nulla di strano» tra le 22.30 e le 23.15 circa, nella zona adiacente alla casa del delitto.

La coppia, marito e moglie, originari di Roma, che la sera del primo novembre 2007 si trovavano a Perugia con degli amici e i rispettivi figli, è stata sentita oggi dalla Corte d’Assise di Perugia nell’ambito del processo che vede imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio della studentessa inglese.

asqualino Coletta, in particolare, ha ricostruito in aula la sera del primo novembre ricordando di aver raggiunto Perugia insieme alla sua famiglia e ad alcuni amici e di aver lasciato l’auto al parcheggio di Sant’Antonio per poi andare a cena in un ristorante del centro storico. Intorno alle 22.30 ha quindi riferito di aver fatto rientro al parcheggio per prelevare l’auto ma che, dopo pochi metri, l’autovettura si fermò per un guasto e fu costretto a ricorrere ad un carro attrezzi. Coletta ha quindi raccontato di aver lasciato la zona intorno alle 23.30 insieme anche alla moglie e alla coppia di amici ma di non aver «visto o sentito nulla di strano» in quel lasso di tempo. Rispondendo a una domanda del pubblico ministero l’uomo ha affermato di non aver sentito «rumore di vetri infranti» o urla quella sera. «Ricordo una gran via vai di macchine e di persone a piedi – ha detto la moglie di Coletta in aula – ma non ricordo di essere stata attratta da qualcosa in particolare».

.