RIFIUTI: NAPOLITANO BACCHETTA LA LEGA SUI RIFIUTI DAL NORD

Pubblicato il 5 Giugno 2008 - 06:01 OLTRE 6 MESI FA

Napolitano_bello Alla Lega che reagisce male alle sue dichiarazioni di ieri sui rifiuti tossici che vengono dal nord, Giorgio Napolitano risponde invitando ad andare a leggere le relazioni delle commissioni parlamentari d’inchiesta. Lo fa uscendo dall’istituto di studi filosofici di Napoli, dove ha consegnato un premio speciale ad Antonio Maccanico e parlato di una lotta «corpo a corpo tra le spinte regressive e l’avanzamento» morale e civile della città.

Sono stati i giornalisti a sollecitare il commento del capo dello Stato facendogli osservare che alcuni esponenti leghisti si sono dipinti come i «soliti cattivoni del Nord» dalle parole pronunciate ieri. «Io sono venuto qui – tiene a precisare il presidente della Repubblica – per sollecitare soluzioni a Napoli, non soluzioni al Nord, di un problema che è determinato da varie componenti tra le quali anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord». Napolitano ha risposto ad una domanda dei giornalisti a Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto di studi filosofici, dove ha consegnato il Premio ’Francesco Saverio Nittì ad Antonio Maccanico.

In conclusione di seduta antimeridiana al Senato diversi senatori hanno posto la questione sollevata, sul tema dei rifiuti tossici in Campania provenienti dal nord Italia, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo che il governo riferisca in aula. La prima a segnalare tale necessità è stata Adriana Poli Bortone (Pdl), cui si sono aggiunti Maria Fortuna Incostante (Pd) e Lorenzo Bodega (Lega), il quale ha auspicato anche che «si facciano i nomi e i cognomi dei responsabili di queste azioni criminose». Emma Bonino, vice presidente di turno dell’assemblea, ha assicurato che la presidenza «si farà carico della richiesta avanzata dalla senatrice Poli Bortone e da altri senatori per sollecitare il governo a presentarsi in sede istituzionale con un’informativa a chiarimento ulteriore di tutta la vicenda».