STRAGE CAMORRA, VERTICE FORZE DELL’ORDINE: CALMA A CASTELVOLTURNO

Pubblicato il 19 Settembre 2008 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Immigrati_camorra2 Vertice delle forze dell’ordine oggi a Roma per affrontare l’emergenza scoppiata nel Casertano dopo gli agguati in cui due giorni fa hanno perso la vita sette persone, tra le quali sei immigrati africani.

A quanto apprende l’agenzia Adnkronos al vertice,voluto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, partecipa il vice capo della Polizia, Nicola Cavaliere, con i reparti investigativi delle tre forze di polizia in relazione ai gravissimi episodi avvenuti in provincia di caserta. Al vertice, voluto dal capo della Polizia, Antonio Manganelli, su indicazioni del ministro dell’Interno, partecipano i responsabili nazionali di Sco, Ros e Gico. Obiettivo del vertice è quello di verificare lo stato delle indagini e principalmente analizzare gli ultimi gravi episodi accaduti nel casertano al fine di ottimizzare l’azione di coordinamento. La volontà del Capo della Polizia è quella di procedere ad una risposta efficace alla preoccupante escalation della criminalità in provincia di caserta

Secondo gli inquirenti, il raid sarebbe stata la ritorsione del clan camorristico dei Casalesi contro spacciatori africani che avrebbero deciso di gestire in proprio il traffico di droga. Stamattina gli immigrati che ieri hanno manifestato violentemente sulla statale Domiziana, distreggendo vetrine, rovescianmdo cassonetti e bloccando la strada per diverse ore, saranno al fianco degli operai del Comune per risistemare la strada, come segno di distensione con la comunità locale.

Notte tranquilla intanto a Castelvolturno dopo le violenze, mentre continua in queste ore l’attività degli inquirenti per risalire agli autori della strage nella quale sono stati uccisi immigrati di Togo, Ghana e Liberia.  Un contributo all’indagine potrebbe arrivare, quando sarà in condizione di parlare con le forze dell’ordine, l’immigrato del Ghana rimasto gravemente ferito nell’agguato ed ora ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Centotrenta i proiettili di kalashnikov e calibro 9 usati dai sicari che sarebbero gli stessi che hanno ucciso, a pochi chilometri di distanza, il titolare di una sala giochi.

Scene di guerriglia urbana ieri lungo la strada statale Domitiana: gli immigrati se la sono presa anche con i cittadini comuni: armati di mazze hanno rotto i vetri di diverse auto di persone che stavano percorrendo la statale. Hanno scagliato poi pietre contro le saracinesche dei negozi e le abitazioni dei cittadini. Il tutto rovesciando continuamente cassonetti lungo la statale. Lanci di massi e oggetti pesanti anche contro la camionetta della polizia. Due tentativi delle forze dell’ordine di fermare il corteo non hanno avuto esito. Auto aggredite a bastonate anche mentre ci sono bambini dentro. Cittadini terrorizzati si nascondono dietro le porte di casa. Pietre e bottiglie vengono lanciate contro tutti coloro che si affacciano ai balconi. Cassonetti incendiati lungo le strade. Solo dopo il veritice in Comune è statao tolto il presidio lungo la Domitiana.

Il prefetto: non escluso uso dell’esercito. Il prefetto di Caserta, Ezio Monaco, non ha escluso il ricorso all’Esercito per rafforzare la presenza dello Stato sul litorale domiziano ed anche nella zona a ridosso dell’Agro Aversano, dove agisce una delle più agguerrite e feroci organizzazioni camorristiche, quella dei «casalesi».