Tombe fenicie/ L’avvocato Niccolò Ghedini: “Non esistono. Un’altra miserabile storia per attaccare Berlusconi”

Pubblicato il 25 Luglio 2009 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

Il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, nega l’esistenza delle 30 tombe fenicie a Villa Certosa. E, ovviamente, attacca i giornali.

Per l’avvocato si tratta di «un’altra miserabile storia» montata ad arte dalla stampa. Le tombe non esistono ed il premier, di conseguenza, non ne avrebbe mai parlato, nonostante le registrazioni sembrino dimostrare il contrario.

«Mai – si legge in una nota di Ghedini – il presidente Berlusconi potrebbe aver parlato del ritrovamento di 30 tombe fenicie nel suo parco, perché mai nulla di simile si trova o è stato rinvenuto nell’area di Villa Certosa».

Forse i reperti risalenti al 300 a.c. non ci sono, ma di sicuro c’è un esposto denuncia presentato dall’Osservatorio Internazionale Archeomafie alla procura della Repubblica di Roma, al Comando Generale dei carabinieri dei beni culturali e, per conoscenza, al ministro dei Beni Culturali.

Il presidente dell’Osservatorio, Maurizio Montalto, chiede alle autorità, una volta verificata la fondatezza delle circostanze segnalate, di valutare se ricorrano ipotesi di reato.

Anche l’opposizione continua a chiedere chiarezza sull’episodio. La deputata del Pd Giovanna Melandri chiede al  Presidente del Consiglio se abbia «ottemperato alle procedure previste dalla legge per la tutela del patrimonio artistico e archeologico». Duro anche Pino Sgobio dei Comunisti Italiani che parla di «insopportabile illegalità».