UCRAINA: TRA 10 GIORNI A RISCHIO TRANSITO GAS VERSO EUROPA

Pubblicato il 4 Gennaio 2009 - 08:06 OLTRE 6 MESI FA

Entro 10 giorni il transito del gas russo sul territorio ucraino, destinato all'Ue, potrebbe subire «dei gravi problemi tecnici». A riferirlo è Bogdan Sokolovsky, rappresentante del presidente Viktor Yushchenko per la sicurezza energetica.
«Se la parte russa non provvederà a fornire più gas (destinato agli stati membri dell'Unione Europea) di quello che sta facendo ora, allora, entro una decina di giorni potrebbero esserci dei gravi problemi tecnici», ha spiegato Sokolovsky. «Il transito del gas potrebbe interrompersi in alcuni punti», ha aggiunto Sokolovsky. Se avverranno questi problemi "non sarà colpa nostra", ha avvertito.

Ma alle affermazioni del funzionario ucraino ha subito risposto un manager di Gazprom, secondo cui l'Ucraina ha fallito nel suo ruolo del Paese di transito del gas ed è in prima persona colpevole dei problemi di fornitura registrati da alcuni Paesi europei. Lo ha detto infatti oggi a Praga il direttore esecutivo di Gazprom Export, Alexandr Medvedev, che ha anche invitato l'Ue a spingere affinchè siano rispettati gli accordi energetici internazionali, costringendo l' Ucraina a non impedire al transito del gas.
Le mancate forniture hanno già causato il calo del gas in alcuni paesi dell'est Europa, come Romania e Bulgaria. Secondo Medvedev, l'Ucraina non ha saldato i debiti e ora «ruba» il gas e «ricatta» sia la Russia sia l'Ue.

Nel frattempo, per supplire a quelle che, secondo Gazprom, sono i prelievi illegali di gas da parte degli ucraini, la società russa ha deciso di incrementare la fornitura di gas all'Europa attraverso tre strade alternative. Boris Posyagin, direttore del dipartimento forniture di Gazprom, ha infatti dichiarato alla stazione televisiva Ntv che le forniture attraverso il gasdotto Yamal-Europa sono state aumentate di 20 milioni di metri cubi al giorno, mentre quelle attraverso i gasdotti Blue Stream e Beltransgaz di 6 milioni di metri cubi ciascuno.