VELTRONI: ”IL PREMIER VUOLE PORTARE IL PAESE VERSO UN CONFLITTO ESASPERATO”

Pubblicato il 25 Giugno 2008 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

Veltroni_angry L’attacco sferrato oggi da Silvio Berlusconi contro l’opposizione e la magistratura muta i rapporti tra gli schieramenti. Walter Veltroni, conversando con i giornalisti in Transatlantico, torna sul discorso pronunciato dal premier alla Confesercenti e assicura che la reazione del Pd sarà ferma e dura. «Il discorso di oggi – dice il segretario del Pd – è quello di chi vuole portare il paese in una condizione di conflitto esasperato e riportare il paese indietro di 15 anni. E’ una specie di coazione a ripetere».

CAMBIO DI RAPPORTI – «Ovvio che le parole di oggi del Presidente del Consiglio cambiano profondamente la natura dei rapporti tra maggioranza e opposizione» ha aggiunto Veltroni. Il leader del Pd ha sottolineato che il capo del governo produce uno «strappo rispetto alla fisiologia, a cui tutti tendiamo, nello schema delle democrazie europee. Nessun capo di governo in quelle circostanze ha mai fatto un discorso di quella natura con quei toni», sottolinea.
«Dopo un mese, il Paese è tornato 15 anni indietro. Con uno schieramento che apre conflitti verso tutti che preferisce gli interessi privati a quelli generali e che non ha voluto contribuire alla costruzione di una democrazia europea. È uno scenario inaspettato per gli elettori del Pdl che restano sconcertati per che non si sta facendo quello che si era detto come l’abbassamento delle tasse» ha aggiunto Veltroni

DIALOGO DIFFICILE – «Chi ha responsabilità di governo dovrebbe imparare a rispettare il Paese e le categorie a cui si rivolge» aveva detto in precedenza Veltroni commentando l’intervento di Berlusconi davanti alla platea di Confesercenti (l’intervento del premier, che ha duramente attaccato i magistrati e quella che ha definito «opposizione giustizialista», ha ricevuto anche parecchi fischi). Il segretario del Pd, che era seduto in prima fila nella sala dove si è tenuta l’assemblea, ha aggiunto. «Con questi toni il dialogo è molto difficile». «Non mi è mai capitato – ha aggiunto – di trovarmi di fronte a un Presidente del Consiglio che fa un comizio a una categoria di persone che lavorano e aiutano il Paese a crescere. Chi ha quella responsabilità, dovrebbe rispettare le persone che si trova davanti, l’opposizione e il suo ruolo che è quello di Presidente del Consiglio. Se avesse detto che – ha proseguito – la pressione fiscale nel Dpef cresce dello 0,2% sarebbe stato più sincero». A chi gli chiedeva dei fischi venuti dalla platea al premier, Veltroni ha risposto: «La platea ha provato un grande imbarazzo e anche io l’ho provato».

L’IDV – Per il capogruppo dell’Idv alla Camera Massimo Donadi, quello del premier «è il discorso di un uomo terrorizzato dalla giustizia e dalle sue responsabilità personali. Berlusconi trasforma questa paura in odio per i giudici. Un odio che riversa sul Paese, spaccandolo e danneggiando le istituzioni. Dobbiamo impedire che per risolvere i suoi problemi sfasci il Paese».