Inquinamento Italia: 8 città su 10 hanno troppo smog. In cima Roma, Milano, Torino, Como e Palermo

di Antonella del Sordo
Pubblicato il 30 Settembre 2020 - 12:58| Aggiornato il 20 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Inquinamento Italia: 8 città su 10 hanno troppo smog. In cima Roma, Milano, Torino, Como e Palermo

Inquinamento Italia: 8 città su 10 hanno troppo smog. In cima Roma, Milano, Torino, Como e Palermo (Ansa)

Pagella nera anche alla città di Palermo. E non deve esserci un nesso tra inquinamento, popolazione e tessuto produttivo. Perché la densità per abitante di Palermo è quasi la metà di quella di Milano (7,79 contro 4, 03) e la città siciliana non compete neanche lontanamente con la potenza produttiva del capoluogo Lombardo. Milano è infatti è la prima città Italiana in quanto a produttività: 52 miliardi di euro provenienti da industria e dei servizi non finanziari pari al 7,3% del valore aggiunto nazionale. Palermo non arriva neanche a 4 miliardi.  Ma in compenso, effettivamente, la mobilità sostenibile è  ancora un’utopia..

Inquinamento, rapporto di Legambiente: l’85% delle città italiane ha qualità dell’aria insufficiente. Torino, Roma, Palermo, Milano e Como le peggiori

Inquinamento: oltre otto città italiane su dieci (l’85%) hanno una qualità dell’aria insufficiente a causa dell’inquinamento. Le peggiori sono Torino, Roma, Palermo, Milano e Como, che prendono un voto pari a zero.

I dati emergono dal nuovo rapporto di Legambiente Ma l’aria, che analizza l’inquinamento lungo un periodo di cinque anni (dal 2014 al 2018) tenendo in considerazione i valori dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Il rapporto è stato presentato alla vigilia dell’entrata in vigore delle misure antismog in diverse aree del Paese sulla base dell’accordo per le zone del bacino padano.

Le pagelle di Legambiente

Con questa edizione speciale Legambiente ha assegnato le pagelle sull’inquinamento dell’aria a 97 città italiane, grazie ad un confronto delle concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2). 

“Solo il 15% delle città ha raggiunto nei cinque anni un voto sufficiente – spiegato il rapporto – Sassari (voto 9), Macerata (voto 8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (voto 7), L’Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (voto 6)”.

L’appello di Zampetti, direttore generale di Legambiente

“Per tutelare la salute delle persone – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – bisogna avere coraggio e coerenza definendo le priorità da affrontare e finanziare. Le città sono al centro di questa sfida. Inoltre serve una politica diversa che non pensi solo ai blocchi del traffico e alle deboli e sporadiche misure anti-smog”.

“Il governo italiano – continua Zampelli – grazie al Recovery fund ha un’occasione irripetibile per modernizzare davvero il Paese. Lo può fare scegliendo la strada della lotta alla crisi climatica e della riconversione ecologica dell’economia italiana. Non perda questa importante occasione e riparta dalle città incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici, potenziando la rete dello sharing mobility e raddoppiando le piste ciclopedonali”. (Fonte: Ansa)