ROMA – Neve e valanghe al Nord. A Roma e Palermo mai così caldo da 40 anni. L’Italia divisa tra maltempo e temperature record.
In Valle d’Aosta sono chiuse le strade verso Cervinia e Cogne, oltre a numerosi tratti di strade. Il rischio valanghe è a livello “forte”.
Secondo il bollettino Aineva oggi il pericolo valanghe sarà massimo, ossia di grado 5 (molto forte) sulle Alpi Cozie, Graie e Pennine mentre sarà di grado 4 (forte) sui restanti settori di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle Dolomiti.
La pioggia ininterrotta ha provocato allagamenti e smottamenti soprattutto nella zona della Valle Po, dove sono caduti dagli 80 ai 100 millimetri, e della Valle Tanaro.
Nel Lazio il Centro Funzionale Regionale ha adottato un avviso di criticità dalla prima mattinata di oggi 9 gennaio fino a domani. Il rischio è idrogeologico per temporali: Codice Giallo su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Roma, Bacini Costieri Sud, Bacino del Liri e Aniene.
Più a sud, in Campania, per i venti forti, una nave merci si è incagliata all’uscita del porto di Casamicciola, Ischia.
A Roma, ieri, c’è stata la temperatura minima più elevata degli ultimi 20 anni con 17°C all’alba e, con 19.6°C, la temperatura massima più elevata degli ultimi 40 anni (precedente record 19°C del gennaio 2013).
Record anche a Napoli con 21.5°C, ossia la temperatura massima più elevata degli ultimi 40 anni (precedente record 21.1°C del gennaio 2001). Record anche a Milano: oggi è stata registrata la temperatura minima più elevata degli ultimi 20 anni con 10.4°C. Stesso record infranto a Brescia con 11.1°C all’alba.
Il sesto anno più caldo dal 1800.
In Italia il 2017 è stato il sesto anno più caldo dal 1800, con una temperatura che è risultata di 1,16 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, a conferma delle anomalie climatiche in corso.
Si conferma quindi anche in Italia la tendenza al surriscaldamento, dopo che il 2016 si è classificato al quarto posto tra gli anni più bollenti della storia. Nella classifica degli anni più caldi ci sono infatti nell’ordine il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001, poi il 1994, il 2009, il 2011 e il 2000. Ma lo scorso anno è stato soprattutto in Italia quello più secco di sempre con la caduta del 31% di acqua in meno della media.