Nucleare, Margerita Hack: “Pulito e meno rischioso del Vesuvio”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Che senso ha temere il nucleare e i termovalorizzatori se poi si corrono rischi ben più gravi?”. Lo afferma l’astrofisica Margherita Hack in un’intervista su Sette, di cui è stata diffusa un’anticipazione, ricordando che “intorno al Vesuvio abita più di un milione di persone. E’ un vulcano vivo, che accumula energia. Io non sono un geofisico ma la logica mi fa dire che prima o poi il Vesuvio erutterà”.

La Hack difende il nucleare anche perché, “scorie a parte”, “è la fonte di energia che inquina di meno l’aria”. A giudizio dell’astrofisica “anche per le scorie ci sarebbe una soluzione ma è utopistica: siamo in un villaggio globale. L’energia è un problema globale che va risolto a livello globale”.

Secondo la Hack “le centrali andrebbero costruite nei luoghi del pianeta con minor rischio geologico. E da lì si potrebbe distribuire l’energia”. Quanto all’Italia e il nucleare, sostiene l’astrofisica, “serve gente un po’ più seria degli italiani. Immagino tempi biblici, costi in perenne lievitazione, infiltrazioni mafiose. Diciamocelo: in Italia le centrali non si faranno mai. Non si riesce nemmeno a fare una discarica”.

Infine sulla possibilità di cambiare giudizio sul nucleare dopo il disastro di Fukushima sostiene che “gli incidenti devono far riflettere, far pensare a nuove precauzioni, ma non si può rinunciare al nucleare sull’onda emotiva degli incidenti. Anche perché nel pianeta il problema energetico c’è. Petrolio e gas finiranno. Noi già oggi dipendiamo dall’estero”.