Ue, stop vendita di auto diesel e benzina dal 2035: passa emendamento pro-Ferrari e produttori di nicchia

Ue ha deciso: stop alla vendita di auto diesel e benzina dal 2035. Passa però l'emendamento pro-Ferrari e produttori di nicchia presentato in maniera bipartisan dagli europarlamentari italiani.

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 8 Giugno 2022 - 20:26 OLTRE 6 MESI FA
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Ue, stop vendita di auto diesel e benzina dal 2035: passa emendamento pro-Ferrari e produttori di nicchia (foto Ansa)

Stop alla vendita di auto benzina e diesel nel 2035. La plenaria dell’Europarlamento ha avallato la proposta della Commissione europea bocciando l’emendamento sostenuto dal Ppe, che prevedeva una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% invece che del 100%. L’ok dell’emiciclo agli standard di emissioni di Co2 è arrivato con 339 voti a favore, 249 contro e 24 astenuti.

Approvato emendamento a favore della Motor Valley italiana

E’ stato approvato l’emendamento bipartisan firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti per prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della Co2 di cui già oggi beneficiano i produttori di nicchia. La plenaria dell’Europarlamento ha dato l’ok al prolungamento dal 2030 fino al 2036 della deroga per i piccoli produttori di auto (da 1000 a 10mila l’anno) e furgoni (da 1000 a 22mila).

L’emendamento era stato presentato con il chiaro obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell’Emilia-Romagna. 

Per i produttori, in Italia rischiano il posto 70mila persone

Sono 70.000 i posti di lavoro a rischio nell’industria automotive, legata alla produzione di componenti che non serviranno per l’elettrico”. E’ il nuovo allarme lanciato dal direttore dell’Anfia Gianmarco Giorda dopo il via libera dell’Europarlamento allo stop alle vendite di auto nuove a benzina e diesel nel 2035.

“L’elettrico a oggi non è in grado di compensare la perdita di posti di lavoro, non basta costruire colonnine di ricarica o altri componenti. Servono piuttosto azioni per portare in Italia pezzi di filiera legati alla produzione di batterie per le auto elettriche” spiega Giorda. Quanto all’idrogeno, “è una tecnologia, può essere un’opportunità, ma al momento è soltanto una nicchia”.

Lega: “Messa al bando motori a scoppio nel 2035 una follia”

“La messa al bando di auto a motore a scoppio dal 2035 è una follia. Dall’Ue e dalla sua maggioranza di sinistra, sempre più distanti dalla realtà”. Per la Lega si tratta di “uno schiaffo a migliaia di aziende e milioni di lavoratori italiani ed europei, già alle prese con gli effetti della crisi pandemica e della guerra e oggi sacrificati sull’altare dell’ideologia green, senza che ciò porti alcun vantaggio nella tutela dell’ambiente, dal momento che con questo provvedimento si favoriscono i grandi inquinatori come la Cina, dalla quale grazie all’Ue saremo ancora più dipendenti”.

A dirlo in una nota gli europarlamentari Lega Marco Campomenosi, capo delegazione, e Marco Zanni, presidente gruppo ID. “È triste che il Pd esulti per questa mazzata da loro inferta ai lavoratori italiani. Dall’esito del voto è chiaro che meccanismi e ricatti di Verdi e sinistra sui quali si regge la maggioranza non sono più sostenibili dalla parte del Ppe che più deve fare i conti con il malessere delle categorie produttive e dei cittadini. Registriamo con favore la loro presa di distanza. La Lega ha votato convintamente contro, a tutela delle imprese e di settori fondamentali della nostra economia: non saremo complici di questo scempio”, conclude la nota.