Vertice sul clima: dall’Ue 7,2 miliardi ai Paesi poveri

La bozza costituisce un punto di partenza per i prossimi negoziati a cui parteciperanno, nei giorni avvenire, tutti i “grandi” del pianeta, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Oltre due miliardi di euro l’anno per tre anni a partire dal 2010. Questo il contributo dell’Unione europea ai Paesi in via di sviluppo per avviare la riduzione delle emissioni nocive. Quasi contemporaneamente all’annuncio da Bruxelles, da Copenaghen sono arrivate le indiscrezioni sulla prima bozza ufficiale della Conferenza dell’Onu sui mutamenti climatici: il testo fissa a 1,5-2 gradi Celsius l’innalzamento massimo consentito sul pianeta.

La bozza costituisce un punto di partenza per i prossimi negoziati a cui parteciperanno, nei giorni avvenire, tutti i “grandi” del pianeta, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

L’impegno economico della Ue è stato quantificato dal premier britannico Gordon Brown e dal presidente francese Nicolas Srakozy a Bruxelles, dove è in corso il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione.

“Vi possiamo assicurare che metteremo a disposizione i fondi” ha affermato Brown, sottolineando che questo dimostra quanto sia “serio” l’impegno europeo contro il cambiamento climatico. “Ci vuole un accordo ambizioso”, ha aggiunto Sarkozy sostenendo che “a costare caro sarebbe l’immobilismo”.

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