Impronte dello Yeti scoperte sull’Himalaya da esploratori giapponesi

Pubblicato il 31 Marzo 2011 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA

Un'immagine dello Yeti

KATHMANDU, NEPAL – Impronte del leggendario Yeti, o Abominevole Uomo delle Nevi, sono state scoperte sulle innevate pendici dell’Himalaya da una squadra di esploratori giapponesi, a quanto riferisce il Daily Mail.

Gli esploratori non hanno potuto contenere il loro entusiasmo, una volta tornati a Kathmandu, capitale del Nepal, quando hanno raccontato la loro avventura. Il capo della spedizione, Yoshiteru Tahahashi, ha detto che le impronte ritrovate erano lunghe 20 centimetri e che erano molto somiglianti a quelle degli umani. ”Ma non erano certo umane – ha precisato – nè di lupi, nè di cervi e nè di leopardi delle nevi”.

Storie dello Yeti sono state tramandate da generazioni di famiglie nepalesi, i cui antenati parlavano di una grande creatura mezzo uomo e mezzo scimmia coperta da una folta pelliccia abitante sulle vette dell’Himalaya, dove si trova l’Everest, la montagna più alta del mondo. La comunità scientifica non ha mai preso sul serio queste storie, attribuendole più a leggende che a fatti concreti.

Ma Tahahashi è convinto che la creatura esiste e che si nasconde alla vista degli uomini. Se l’esploratore ha ragione, lo Yeti deve essere molto vecchio perchè fu descritto la prima volta nel 1832 dall’esploratore inglese James Prinsep, secondo il quale i suoi sherpa scorsero fuggevolmente una creatura alta, bipede e coperta di pelliccia. Lo stesso Tahahashi racconta di aver visto con i propri occhi lo Yeti sull’Himalaya nel 2003.

Chi prende sul serio la storia dello Yeti sono funzionari della Siberia occidentale, che si propongono di creare un istituto dedicato allo studio dello Yeti, o degli Yeti, dopo che abitanti locali hanno ripetutamente avvistato la creatura in aree remote. La gelida regione russa organizzerà una conferenza internazionale entro la fine dell’anno dedicata alla misteriosa creatura.