“I veri nemici dell’euro”: Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Non sarà la crisi portoghese a determinare il fallimento dell’euro, così come non lo fu un anno fa la crisi greca, o in autunno quella irlandese”: Francesco Giavazzi, nel suo articolo sul Corriere della Sera, si dice convinto della sopravvivenza a queste turbolenze.

Secondo l’economista, la moneta dell’Unione si rafforzerebbe grazie a queste turbolenze, per due motivi: “perché una generazione di politici europei ha legato la propria credibilità al successo dell’unione monetaria”.  E perché “chi è davvero nei guai non sono i debitori (Grecia, Portogallo, Irlanda) ma chi li ha finanziati: soprattutto le banche pubbliche tedesche”.

“Non sarà la crisi portoghese a determinare il fallimento dell’euro, così come non lo fu un anno fa la crisi greca, o in autunno quella irlandese. L’euro sopravvive a queste ricorrenti turbolenze (anzi si rafforza, in un anno il suo valore rispetto al dollaro è aumentato del 16 per cento) per due motivi. Innanzitutto perché una generazione di politici europei ha legato la propria credibilità al successo dell’unione monetaria. Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, lo stesso Silvio Berlusconi sono pronti a tutto pur di non essere giudicati (…)”