Beppe Grillo: “Abolire vilipendio. Fossi Napolitano lo farei”. Eredità fascista

Pubblicato il 14 Maggio 2013 - 19:25| Aggiornato il 15 Maggio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo: "Polizia nei nostri uffici per nomi dei condannati per vilipendio"

Beppe Grillo (foto Lapresse)

CORATO – Beppe Grillo: “La polizia è venuta nei nostri uffici a Milano“. Perché? “Volevano sapere dove sono i server dei ragazzi condannati per vilipendio“.

La polizia, ha detto Grillo, ha chiesto “dove sono i server di questi 22 ragazzi che sono stati condannati per vilipendio, ma noi non lo sappiamo nemmeno”. L’inchiesta della procura di Nocera Inferiore riguarda i commenti offensivi nei confronti di Giorgio Napolitano pubblicati l’anno scorso sul blog del leader M5S.

”Solo noi abbiamo il reato di vilipendio, Se fossi il presidente della Repubblica, lo abolirei”, aggiunge Grillo.

Il vilipendio era un bestia nera della sinistra , quando il Pci, almeno in Italia, difendeva i diritti fondamentali di libertà.

In effetti è imbarazzante che un erede di quel Pci, adesso che è presidente della Repubblica, non approfitti della carica non per tutelarsi dietro quella norma fascista bensì per farla saltare.