Antonia Ruggiero e quel “milione e 250mila da Berlusconi”

Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 10:22| Aggiornato il 27 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

AVELLINO –  “Mia moglie Antonia Ruggiero, assessore del Pdl, mi tradiva con Silvio Berlusconi“, ha detto il giornalista Rai Gianni Porcelli, 64 anni, in causa di separazione dalla moglie, 35 anni. E mentre le porte del tribunale restano chiuse al pubblico, spuntano particolari, riportati da Conchita Sannino su Repubblica, che arricchiscono la vicenda. Letteralmente. E riportano alla ribalta delle cronache un nome quasi dimenticato, quello di Giuseppe Spinelli, ragioniere di Berlusconi. 

Perché Berlusconi, oltre che essere additato come presunto amante della Ruggiero, avrebbe elargito alla Ruggiero, scrive Repubblica, 1 milione e 250 mila euro.

Scrive Repubblica:

“Gianni e Antonia si sposano nel 2005 con i loro quasi 30 anni di differenza. Berlusconi è già amico di lei e – secondo quanto è scritto nella memoria – dona loro “50mila euro”. Ma è solo l’inizio. Poi arrivano “400mila euro”. Poi tanto altro denaro. Porcelli non sospetta mai. Scrive anzi che lei gli aveva confessato già “una precedente relazione sentimentale con Berlusconi, asserendo che però era ormai chiusa”. Invece, ricostruisce la memoria, la storia tra Antonia e Silvio, “non si era di fatto mai interrotta. Del resto, la Ruggiero, sotto lo schermo della dichiarata amicizia, e poi dell’impegno politico, ha continuato ad avere col Berlusconi frequenti contatti che favorivano qualsiasi relazione col suddetto”.

Tra le prove che testimonierebbero la relazione extra-coniugale ci sarebbero degli sms in un vecchio telefonino:

“È emerso che Porcelli spesso accompagnava sua moglie a Roma dal Cavaliere. Sempre senza sospettare. Oggi scrive il suo avvocato: “L’ex premier era arrivato ad elargire alla coppia, per l’acquisto della futura casa coniugale, una somma lievitata fino a un milione e 250 mila euro, bonificata in favore di Antonia Ruggiero, su un conto corrente acceso a suo nome nel mese di ottobre 2005, attraverso l’intervento del dottor Giuseppe Spinelli, collaboratore e factotum di Silvio Berlusconi”. Gianni, però, comincia a sospettare solo dopo che si lasciano: e comunque, scrive chiaramente Porcelli, “la conferma di tale amara circostanza è venuta da ultimo, a separazione avvenuta, col rinvenimento nella casa coniugale di un vecchio telefono mobile già in uso alla Ruggiero, ove sono ancora registrati alcuni sms dal contenuto inequivocabile scambiati dalla Ruggiero col Berlusconi in epoca successiva al matrimonio”.