Berlusconi: ultimo giorno a piede libero

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 10 Aprile 2014 - 06:05 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: ultimo giorno a piede libero

Berlusconi: ultimo giorno a piede libero (LaPresse)

ROMA – Oggi, giovedì 10 aprile, è l’ultimo giorno a piede libero per l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: inizierà a scontare la pena, che siano arresti domiciliari o affidamento in prova ai servizi sociali. Qualunque sarà la decisione dei giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano diventerà esecutiva la sentenza definitiva del processo sui diritti tv Mediaset, che lo ha condannato (1 agosto 2013) a 4 anni di reclusione per frode fiscale, ridotti a uno con l’indulto.

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Il 18 marzo La Cassazione ha confermato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per due anni, deciso a ottobre dalla Corte d’Appello di Milano. Interdizione che inizialmente era stata fissata dalla Cassazione in 5 anni. Intanto, conseguenza di quell’interdizione il 27 novembre scorso il Senato aveva votato la decadenza di Berlusconi da senatore.

Condanna definitiva, interdizione dai pubblici uffici, espulsione dal Senato: in questo iter iniziato 8 mesi fa (la vicenda processuale è durata 13 anni) mancava l’ultima tappa, l’esecuzione della pena.

Lunedì 7 aprile Berlusconi ha ricevuto la visita dell’assistente sociale, che ha verificato la possibilità del reinserimento del condannato ex Cavaliere dopo l’eventuale affidamento in prova ai servizi sociali.

Se affidato ai servizi, che farà il condannato Berlusconi? Assisterà anziani disabili, secondo una proposta dell’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) al Tribunale di sorveglianza. Il fondatore di Mediaset dovrebbe impegnare, a sua scelta, una mattina o un pomeriggio a settimana in una struttura nei dintorni di Milano, più facile da raggiungere dalla sua residenza a Villa San Martino ad Arcore.

Dopo sei mesi, se la messa in prova sarà giudicata positiva, Berlusconi potrà beneficiare di uno sconto di pena di 45 giorni: alla fine sconterebbe 10 mesi e mezzo.

Oltre alla mezza giornata a settimana dedicata all’assistenza ad anziani disabili, l’unico obbligo per Berlusconi sarebbe quello di ritirarsi nella sua villa di Arcore entro le undici di sera e non uscirne prima delle sei di mattina.

Non potrà certo, dopo il ritiro del passaporto, andare all’estero. Ma potrà muoversi liberamente sul territorio nazionale: basterà chiedere di volta in volta il permesso dall’autorità. Insomma, nel caso di affidamento in prova ai servizi, Berlusconi potrà fare campagna elettorale. Non da candidato, ma da leader di partito sì. Se un giornalista vorrà intervistarlo, dovrà solo chiedergli un appuntamento.

Ma se con l’affidamento in prova il condannato può fare tutto fino a prova contraria, con gli arresti domiciliari non può fare niente fino a prova contraria. Potrà uscire da Arcore, nella migliore delle ipotesi, due ore al giorno. E se un giornalista vorrà intervistarlo, dovrà chiedere un permesso al giudice.