Sabina Began portava donne a Berlusconi? Difesa: “No, controproducente per lei”

Pubblicato il 15 Maggio 2013 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA
Sabina Began portava donne a Berlusconi? Difesa: "No, controproducente per lei"

Sabina Began (foto Lapresse)

BARI – Sabina Began ha portato ragazze a Silvio Berlusconi? E perché mai avrebbe dovuto, per farsi concorrenza? E’ questa la motivazione su cui si poggia la difesa della showgirl, sotto inchiesta a Bari nell’ambito della vicenda escort. “Sarebbe stato controproducente per lei”, spiega il suo avvocato.

Ecco cosa ha detto il suo avvocato, Fabrizio Siggia: ”Sabina Began non aveva bisogno di lasciapassare per accreditarsi presso Silvio Berlusconi perche’ aveva gia’ un rapporto preferenziale con l’ex presidente del Consiglio”.

”Le intercettazioni telefoniche – ha riferito il legale a margine dell’udienza – non provano nulla e anche il capo d’imputazione e’ generico sulla posizione della Began perché quando i pm parlano di reclutamento e induzione alla prostituzione si riferiscono soltanto a Gianpaolo Tarantini”.

”Tra Sabina Began e Berlusconi – ha continuato Siggia – e’ indubbio che ci fosse un rapporto preferenziale e sarebbe stato controproducente dal suo punto di vista distrarre Berlusconi dalle attenzioni nei suoi confronti presentandogli altre belle donne”. Nella sua requisitoria in difesa della Began, l’avvocato Siggia ha spiegato che la presenza di quelle ragazze, che la Procura di Bari ritiene escort ”sta al gioco di quel tipo di serate conviviali”.

”Serate – ha detto il legale – che non avevano le finalita’ che i pm vogliono dimostrare, e cioè lo sfruttamento della prostituzione, sempre che di prostituzione di possa parlare – ha concluso il difensore – dal momento che le ragazze non hanno mai detto di aver ricevuto soldi”.

Sabina Began, la cosiddetta ”ape regina” delle feste di Berlusconi, rischia il rinvio a giudizio insieme con altri 6 imputati, tra cui i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini, le attrici Letizia Filippi e Francesca Lana, e gli amici e soci in affari di Tarantini, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia.

Il difensore di Gianpaolo Tarantini, l’avvocato Nicola Quaranta, ha chiesto il non luogo a procedere ma non ha discusso nel merito la posizione del suo assistito, riservandosi di farlo dopo le repliche. Nell’udienza del 27 maggio il giudice sarà chiamato anche a decidere sulla richiesta di condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione avanzata nei confronti dell’avvocato fasanese Salvatore Castellaneta, l’unico degli imputati ad aver scelto il rito abbreviato..