Nubifragio Roma. Marino mette 10 mln (metà agli alluvionati). Morgante non ci sta

Nubifragio Roma. Marino mette 10 mln (metà agli alluvionati). Morgante non ci sta
Nubifragio Roma. Marino mette 10 mln (metà agli alluvionati). Morgante non ci sta

ROMA – Nubifragio Roma. Marino mette 10 mln (metà agli alluvionati). Morgante non ci sta. Il Campidoglio prepara misure e risorse per reagire all’ondata eccezionale di maltempo che ha messo in ginocchio alcune zone della città (in particolare Prima Porta a Roma nord, Fiumicino a sud): soldi non ce ne sono, per cui per ora la giunta del sindaco Ignazio Marino ha deciso di mettere sul piatto 10 milioni di euro da dividere a metà tra i Municipi e i casi individuali più gravi.

All’unanimità, invece, il Consiglio regionale ha approvato la mozione Pd e Sel per ottenere dal Governo una deroga ai vincoli del patto di stabilità  e stanziare così 60 milioni per affrontare tre emergenze, dissesto del territorio, manutenzione scuole, sicurezza delle strade. La Regione chiede in più la proclamazione dello stato di emergenza per Roma.

Nel generale clima di unanimità e adesione al piano di spesa pubblica, stona la posizione dell’assessore al Bilancio Daniela Morgante: quando lunedì la Giunta ha approvato lo stanziamento dei dieci milioni, si è alzata e se ne è andata in segno di protesta. E’ nota la posizione rigorista dell’assessore che già in passato si è scontrata con il sindaco e la sua maggioranza al punto che la parola rimpasto è sempre di moda al Campidoglio.

Su Il Messaggero, la “grana Morgante” è stata messa in relazione con la beffa dell’esiguità dei milioni stanziati per i cittadini bisognosi. Bisognerà vedere in futuro, quando di sforamento in sforamento, di deroga in deroga, si arriverà all’ennesimo inasprimento delle tasse locali, leggi le addizionali Irpef già abbondantemente esondate rispetto al tetto imposto a tutti gli altri Comuni, se non bisognerà rimpiangere la presa di posizione della “cattiva” Morgante (le virgolette sono nostre). Giusto aiutare chi è in difficoltà e rimettere in sesto le strade, ma quando le risorse latitano e il portafoglio piange, si fa un elenco di priorità e si tagliano le spese meno urgenti. Altrimenti è solo tassa che ti passa.

 

Comments are closed.

Gestione cookie