CLEVELAND – Il serial killer Michael Madison viene condannato a morte e alla lettura della sentenza sorride beffardo. Un ultimo affronto che il padre di una delle giovani vittime non può tollerare. In preda alla rabbia, l’uomo si getta di peso sul serial killer appena condannato con tutta la sua furia. La scena avviene nel tribunale di Cleveland, dove il serial killer Michael Madison è stato condannato per l’omicidio di tre ragazze, tra cui la figlia di appena 18 anni di Van Terry, Shirelda.
Madison è stato arrestato a Cleveland nel maggio 2013 per il rapimento e l’omicidio di tre donne. Un arresto che arrivò dopo un’altra storia orribile di violenze che scosse la città, quella delle donne segregate e tenute in schiavitù per 10 anni da Ariel Castro. Il serial killer, secondo le accuse, rapì le sue tre vittime e le uccise brutalmente. Omicidi che erano ispirati ad un altro serial killer, Antony Sowell, un ex marine noto come “il mostro di Cleveland” o anche “lo strangolatore” perché nella sua casa nell’ottobre 2009 furono rinvenuti i cadaveri di undici donne tra i 25 e i 52 anni.
Il giorno della condanna di Michael Madison da parte della Corte di Cuyahoga i genitori e parenti delle tre vittime erano in aula. Madison è stato così condannato a morte per i delitti di Angela Deskins, 28 anni, Shetisha Sheeley, 38, e Shirellda Terry, 18. Le tre donne furono strangolate e i loro corpi chiusi in sacchi della spazzatura.
Proprio mentre il giudice leggeva la sentenza di condanna, dichiarando che l’infanzia terribile dell’imputato usata come tesi difensiva dai suoi legali superava di gran lunga la brutalità e l’orrore dei suoi delitti, Madison ha sorriso. Un sorriso beffardo che non è passato inosservato agli occhi di Van Terry, papà della vittima, che è crollato e come una furia si è scagliato contro il serial killer, saltando su un tavolo e raggiungendolo. Solo l’intervento dei presenti e delle guardie ha riportato l’ordine in aula e allontanato il condannato a morte dal tribunale.