Tolo Tolo, Checco Zalone: “Metto in scena la vanità dell’uomo, uno dei mostri di oggi”

Checco Zalone, Ansa
Checco Zalone (foto Ansa)

ROMA – Da mezzanotte saranno 200 le sale cinematografiche che proietteranno il primo (e già discusso) lavoro da regista di Checco Zalone: Tolo Tolo. Per Zalone è caccia al record di incassi: “Sarei ipocrita – dice Checco Zalone intervistato da RTL 102,5 – a dire che me ne frego, sono ansiosissimo. Non penso di ripetermi perché fu davvero un incasso assurdo, ma quantomeno di avvicinarmi”.

Zalone poi spiega che nel nuovo film ha “messo in scena la vanità dell’uomo,  uno dei mostri di oggi” raccontando “l’italiano di oggi concentrato su se stesso, che veste grandi griffe, che non avverte ciò che sta accadendo attorno a lui e si trova intorno agli immigrati a fare il viaggio con loro”. 

“Le polemiche per la canzone Immigrato? Volevo poi ringraziarvi per quando sottolineate che Immigrato fa canticchiare la gente, perché ci si concentra solo sui temi, sul testo, sul razzismo o meno e nessuno ha detto che la canzone è orecchiabile e radiofonica. Ora Toto Cutugno e Celentano mi denunciano per plagio, quello è il tipo di canzone che mi ha cresciuto”.

“Il personaggio di questo film – continua – è rozzo, concentrato su stesso, incapace di vedere oltre , però conserva l’umanità e penso venga fuori un italiano mai privato dalla sua umanità”.

“Le critiche? Anche negli altri film qualcuno si è arrabbiato, ormai ci convivo. Non puoi fare qualcosa che lasci indifferenti, sarebbe stato peggio se avesse lasciato indifferenti. Il tema è caldo, non è un film di impegno civile ma sono andato a parlare di questo argomento con il mio sguardo e la mia visione che non sto a commentare perché trovo terribile autorecensirsi. Se potete andate a vederlo e stroncatemi voi”.

Fonte: RTL 102,5.

 
 

 

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