I feroci mercenari di Putin. Paramilitari come i contractors americani. Bastardi senza gloria I feroci mercenari di Putin. Paramilitari come i contractors americani. Bastardi senza gloria

I feroci mercenari di Putin. Paramilitari come i contractors americani. Bastardi senza gloria

Mercenari ovvero  bastardi senza gloria. Ma al servizio  dello zar Putin. Con una missione speciale, mirata, ben retribuita.

Portare lo scalpo del presidente ucraino Zelensky e dei suoi fedelissimi. Sono i mercenari del nuovo Stalin. Quanti sono? Più o meno quattrocento. Appartengono al gruppo paramilitare Wagner, società privata che fa capo all’oligarca Dmitriy Valeryevich Utkin. Neonazista russo, nato in Ucraina, ex ufficiale delle forze speciali del GRU (Intelligence militare russa), ritenuto il fondatore del Gruppo Wagner.

Un gruppo feroce, disumano. L’Unione Europea  non lo vuole tra i piedi. Di più: ha sanzionato otto attivisti e tre  società che costituiscono il nucleo del Gruppo.

MERCENARI ATTIVI IN  LIBIA, SIRIA, NELL’AFRICA FRANCOFONA

Dice il generale Mario Arpino: “Si sono fatti notare in Libia e nell’Africa sub sahariana. Una aliquota di questi mercenari si sono trasferiti prontamente nel Donbass per combattere”.

Aggiunge Josep Borrell, rappresentante della politica estera Ue: “Rappresentano una minaccia e creano instabilità in un certo numero di Paesi in tutto il mondo”. Le accuse? Violazione dei diritti umani, tortura, esecuzioni, uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, attività di destabilizzazione nei diversi Paesi in cui sono impiegati.

FORTI LEGAMI CON I PEZZI GROSSI DELLA OLIGARCHIA RUSSA

Un nome su tutti: Evgheny Prigozhin, titolare di decine società di ristorazione. Per questo l’Associated Press (agenzia stampa di New York, cooperativa con 4.100 dipendenti) l’ha definito “il cuoco di Putin”. 

Un oligarca che ha saputo fare fortuna partendo da un chiosco di panini a San Pietroburgo . E “der Spiegel”, il settimanale tedesco con la maggior tiratura in Germania (un milione), sostiene che le sue operazioni sono strettamente legate al Ministero della Difesa russo, un dicastero con un bilancio mostruoso: 46 miliardi (26 miliardi quello italiano).

NESSUNA MERAVIGLIA: GLI USA HANNO I CONTRACTORS

Inutile gridare allo scandalo. Fare le verginelle, le santarelline. Ubriacarsi di ingenuità. In Iraq e in Afghanistan gli Stati Uniti non sono stati di meno. In Iraq – riferisce la rivista “Analisidifesa”, solitamente “ben informata “ ( Arpino) – nel periodo dello scontro con l’Isis, il numero dei cosiddetti contractors è decuplicato. E il 70%era costituito da civili americani forniti dalla società Blachwater, una compagnia militare privata tra le più importanti del mondo. È stata fondata da Erik Prince, ex Navy-Seal, erede di una ricca fortuna di famiglia. Insomma, i mercenari sono tutti uguali. I distinguo lasciano il tempo che trovano.

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