La Russia ad un passo dal crac: c’è un nuovo “colonnello Buonasera” che informa da Londra e infonde speranza La Russia ad un passo dal crac: c’è un nuovo “colonnello Buonasera” che informa da Londra e infonde speranza

La Russia ad un passo dal crac: c’è un nuovo “colonnello Buonasera” che informa da Londra e infonde speranza

Russia ad un passo dal crac . Il debito sovrano è a livello “junk, cioè  spazzatura.

Lo hanno certificato a New York due prestigiose agenzie di valutazione del credito : Moody’s (6.300 dipendenti) e Fitch (2.000). Poi ha declassato il rating Standard & Poor’s (10.000).

Le tre migliori agenzie del mondo concordano: la Russia adesso è un Paese per soli speculatori, a rischio insolvenza. Per la prima volta dal 1998 non ha pagato gli investitori esteri le cedole su due suoi titoli di Stato. Lo spettro di un  default è sempre  più reale.

La bocciatura delle tre agenzie di rating  può produrre importanti ricadute per i mercati. E tengono d’occhio le sanzioni imposte dai paesi occidentali. Il rublo va a ramengo, gli ETF collegati alla Russia hanno ceduto il90% del valore. Gli asset esteri sono in parte congelati (630 miliardi di dollari). E gli asset russi “sono diventati tossici”, commenta il principe degli “strstegist” Marek Drimal.

INEVITABILE L’ESTENSIONE DELLE SANZIONI PER LA RUSSIA

Il quadro emerso in settimana  – borse a picco, bruciati 400 miliardi – non prevede nulla di buono. Lo dice la stessa Nato. Oltretutto c’è l’incognita del terrorismo nucleare. Dopo le bombe russe sulla centrale più grande d’Europa il mondo è caduto nel panico. Dunque sono probabili nuove e più dure sanzioni.

Tra le ipotesi: colpire nuove banche, bloccare completamente l’export di attrezzature per l’industria petrolifera e ogni tipo di prodotto ad alta tecnologia, compresi computer, server, batterie. E poi incentivare la chiusura delle sedi russe di aziende occidentali prevedendo incentivi fiscali per le aziende che si ritirano dal mercato russo. Tra gli obiettivi colpire l’occupazione in Russia.

I BIG LASCIANO MOSCA E LA RUSSIA

Il ritiro è già iniziato. Spengono  i motori delle consegne Renault, Mitsubishi, Jaguar, GM, Chevrolet, Ford, Volkswagen.  Attuano il blackout dei pagamenti elettronici sul suolo russo Mastercard, Visa, PayPal, Apple Pay, Tirano giù le saracinesche Ikea e H&M. Volano altrove DHL e FedEx. Hanno spento gli schermi Disney, Netflix, Sony.

Se ne vanno pure Harley Davidson, Volvo, Porsche. YouTube ha bloccato centinaia di canali RF e della loro monetizzazione. E Pure Pornhub ha voluto lasciare un segno tangibile oscurando i video hard. Così come la Warner Bros ha cancellato la distribuzione dei suoi film.

NOTIZIE “FUORILEGGE “

Per arginare il crescente disagio/malumore/dissenso interno il Parlamento russo (Duma) ha approvato una legge che rende reato la diffusione di informazioni “false”. Numerosi media sono stati imbavagliati.

Ma la BBC aggira l’ostacolo con un servizio radiofonico a onde corte. La stessa tecnica usata in un altro pericolo bellico proprio da Radio Londra. Ai microfoni un nuovo  ”colonnello Buonasera” che usa gli stesi toni pacati e ragionevoli del carismatico colonnello Harokd Stevens, già addetto militare a Roma. Stevens infondeva, con la sua rassicurante inflessione napoletana,serenità e speranza nel futuro. Ne abbiamo tutti bisogno.

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