Pensionato ucciso da ex giocatore di rugby che si era prostituito per una bottiglia di vodka

Condannato al carcere a vita, Tom Carney, un ex giocatore di rugby 29enne, è accusato di aver ucciso un pensionato di 76 anni dopo un rapporto consumato in cambio di una bottiglia di vodka.

Per l’omicidio di David Phillips avvenuto il giorno di San Valentino del 2019, Carney dovrà trascorrere almeno 15 anni e 10 giorni dietro le sbarre prima che possa chiedere la condizionale.

Tom Carney ha ucciso un pensionato colpendolo in testa

Il corpo della vittima era stato scoperto nella sua casa nella zona di Cimla, un sobborgo della città di Neath in Galles,  e aveva riportato ferite alla testa e al torace.

Carney ha ucciso il pensionato picchiandolo ripetutamente alla testa in un accesso di “rabbia violenta” dopo aver avuto dei rapporti in cambio di alcol.

L’ex giocatore ha ammesso soltanto l’omicidio colposo per ridotta capacità di intendere e di volere.

Dopo la sentenza, Emma Myles della Procura ha dichiarato:

“Tom Carney ha ammesso di essere responsabile della morte di David Phillips, ma ha negato qualsiasi intenzione di ucciderlo o causare gravi danni”.

“Tuttavia, le prove di questa aggressione incredibilmente violenta fanno pensare il contrario”.

Tom Carney ammette di essersi prostituito per una bottiglia di vodka

Durante l’udienza di condanna, il giudice Paul Thomas ha detto a Carney che si era “effettivamente prostituito” per l’alcol.

Ma ha aggiunto che dopo aver ottenuto la sua “ricompensa” sotto forma di una bottiglia di vodka, Carney ha provato “un grande disgusto per se stesso” che si è trasformato in “rabbia contro Phillips”.

Ciò ha portato Carney a tornare nell’appartamento, distruggere la porta d’ingresso e sferrare un'”aggressione violenta, implacabile e spietata” nei confronti della vittima.

Phillips aveva inoltre subito una frattura alla colonna vertebrale, 27 fratture alle costole ed ematomi sui genitali e sul bacino.