Giù le tasse ai ricchi: gli inglesi stangano snack, toast e tramezzini

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA

Il Cancelliere George Osborne

LONDRA – Se Monti decidesse di di stangare del 20% la vendita di dolci, snack, tramezzini, toast, supplì, arancini, pollo e in genere tutto ciò che puoi trovare in una rosticceria per un pasto rapido, magari in pausa pranzo, cosa ne pensereste? Gli inglesi si sono rivoltati contro l’ultimo provvedimento fiscale del loro governo, misura introdotta, nientemeno che per finanziare un taglio del 5% (dal 50 al 45) dell’aliquota più alta sui ricchi. Lo scambio non pare del tutto equo: giù le tasse ai ricchi, su le tasse per i consumi abituali e quotidiani dei lavoratori medi. Con la beffa supplementare del Cancelliere (il ministro dell’Economia Osborne) che, interpellato nell’audizione in Parlamento ha avuto il coraggio di rispondere che lui certi posti, tipo Greggs, una delle catene più popolari per spuntini e cibarie, certi posti non li frequenta proprio.

Apriti cielo! Anche i giornali più attenti e vicini alle politiche del Conservative Party si sono scagliati contro questa professione smaccata di snobismo, come dire in Italia che io in pizzeria non ci metto piede. Questo ha fatto infuriare la stampa più dell’abbassamento dell’aliquota fiscale dei ricchi. La Gran Bretagna sta subendo gli effetti della crisi con un secondo trimestre consecutivo di segno meno nel Pil, la recessione è conclamata. Come in ogni partito conservatore che si rispetti, gli oxfordiani e aristocratici Cameron e il suo caro amico Osborne, optano per un allentamento fiscale in grado di attrarre gli investimenti esteri e far ritornare Londra il centro dell’economia finanziaria occidentale. Quello che è risultato intollerabile è la sfrontatezza con cui il ministro dell’Economia ha risposto alle prevedibili obiezioni a un provvedimento ad alto tasso di impopolarità. E poco conta se il più accorto Cameron s’è affrettato a dichiararsi un “pasty-aficionado”. Se un’accisa gravasse sul prezzo del latte vi sentireste rappresentati da uno che ha la responsabilità di imporla che come risposta vi dicesse non lo bevo, sono allergico?