Adro, 700 euro dal Congo per la mensa scolastica

Pubblicato il 22 Aprile 2010 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

Per pagare la retta della mensa di Adro è giunta al Comune una prima offerta di 700 euro addirittura dal Congo.  A inviarli è padre Giovanni Piumatti, sacerdote comboniano, da anni impegnato nel paese africano in una missione che sfama ogni giorno 900 persone. Ha inviato una e mail con la promessa che presto verserà la somma “per aiutare uno dei bimbi che rischiano il digiuno”. L’offerta suona come un gentile rimprovero all’indifferenza verso i più deboli che si cela dietro il burocratico rispetto delle regole. La vicenda di Adro ha abbondantemente superato i confini nazionali al punto di mobilitare persino chi quotidianamente è impegnato sul fronte più avanzato nella difficile lotta alla fame nel mondo.

“Inviamo un contributo per pagare la mensa per un anno ad uno dei tuoi-nostri bambini—si legge nella missiva di padre Giovanni —. Sono soldi che molti amici dall’ Italia ci danno per l’Africa. Conoscendo bene i nostri amici sono sicuro che saranno contenti se ne invio una fetta lì, perché anche loro vogliono un mondo diverso: un mondo fatto più di ponti che di barriere»

«A Brescia mi legano alcuni parenti e soprattutto padre Maggioni – continua padre Piumatti –  il primo bell’esempio di missionario conosciuto in Congo. Senza dimenticare gli amici dentisti, quelli dello “smile mission”, che ci hanno costruito tre studi-laboratorio e vengono regolarmente a prestar servizio. Poi Marcello, vigile urbano, che le sue vacanze le ha fatte nel nostro villaggio come volontario. Ci sono tante “perle” anche da voi e il benefattore di Adro né è l’esempio più fervido. Sono sicuro che i miei ragazzi saranno fieri di questo gesto, come gli amici che ci hanno dato questi soldi come pegno di solidarietà e di giustizia. Anche a Adro un piatto caldo può regalare un sorriso a un bambino…».