L’aeroporto è fantasma ma i sindacati chiedono il premio di produzione

Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA

BRESCIA – I sindacati che chiedono il pagamento del premio di produzione e degli straordinari. Lo sciopero di 70 lavoratori che si verifica in uno scenario surreale: l’aeroporto di Montichiari, quello in cui lavorano, è un aeroporto “fantasma”. Funziona solo 3 ore per notte, quando arrivano 9 voli delle Poste italiane. Per le rimanenti 21 ore giornaliere lo scalo è vuoto: niente voli, controllori senza lavoro, poliziotti, finanzieri e vigili del fuoco che girano a vuoto. I tassisti che non prelevano e non lasciano nessuno. Quattro chilometri di pista deserti. La società di gestione in perdita per 30 milioni, il 50% dei lavoratori in cassintegrazione, le altre sigle sindacali che ormai hanno gettato la spugna, il Ministero dello Sviluppo economico che tempo fa ha definito lo scalo di Montichiari “non strategico”. Tutti elementi che descrivono una situazione pressoché senza speranza. Ma non per i sindacati di base Usb che mercoledì scorso hanno indetto lo sciopero, cosa che ha danneggiato anche quei 9 voli delle Poste che arrivano di notte.

Un rappresentante Usb spiega che si tratta di rivendicazioni per gli anni passati, quando a Montichiari qualcosa passava. E quel “qualcosa” è quantificabile in 3 collegamenti giornalieri al massimo. Il presidente della società che gestisce l’aeroporto spiega che solo nel 2011 si sono accumulati 4 milioni di perdite.Persino un altro sindacato, la Cisl, si stupisce della battaglia dell’Usb a Montichiari: “Certo che quelli hanno una bella pretesa a reclamare l’applicazione del premio di produzione”. Come mai?: “Perché nel 2009 fu l’Usb a sollecitare la bocciatura di un accordo in quel senso. E dunque adesso a cosa si vogliono appellare?”.