Albanella, Lucia Russo lascia lavoro in Comune: “Raccomandata. Stop compromessi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2014 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Albanella, Lucia Russo lascia lavoro in Comune: "Raccomandata. Stop compromessi"

Il post di Lucia Russo su Facebook

ALBANELLA (SALERNO) – Lascia il suo posto di lavoro di addetta alla mensa del Comune: “Sono una raccomandata. Ora basta compromessi con i politici. Spero che i nostri figli abbiano un futuro migliore”. Lucia Russo, mamma e lavoratrice di Albanella (Salerno), scrive nero su bianco il motivo della propria decisione.

Lo fa con un lungo post su Facebook, pubblicato sulla pagina “Dillo al sindaco di Albanella”, ovvero a Renato Iosca, politico di lungo corso, tornato nel 2014 a capo del Comune.

Nella sua lettera parla di “assunzioni effettuate sostanzialmente dai politici e non in nome di un minimo di professionalità”, ammette di aver votato in massa, sia lei sia la propria famiglia,  “per coloro che in quel momento potevano assicurarci la riconferma di quel minimo posto di lavoro . Era il nostro modo di disobbligarci per essere stati dei privilegiati”, scrive.

Ecco il suo post integrale.

“Al Sig. Sindaco ed al Consiglio Comunale di Albanella

Sig. Sindaco, signori consiglieri comunali, sono Lucia Russo, una donna, una madre, che da sempre vive ed ha vissuto nel nostro Comune. Da molti anni lavoro, grazie alla benevolenza delle amministrazioni comunali che si sono succedute, prima in cooperativa e poi con la società che effettua il servizio di mensa scolastica .

Mi rendo conto di essere stata una privilegiata, una raccomandata, in quanto, grazie al lavoro a me assicurato, ho guadagnato quei 300,00 400,00 euro mensili con i quali ho cercato di assicurare un’esistenza dignitosa ai miei figli . . Sia io che la mia famiglia, pur sapendo che la cosa non fosse moralmente giusta, abbiamo da sempre votato in massa per coloro che in quel momento potevano assicurarci la riconferma di quel minimo posto di lavoro . Era il nostro modo di disobbligarci per essere stati dei “privilegiati”.

Con il tempo ho maturato un minimo di professionalità e penso di aver fatto del mio meglio per far bene il mio lavoro. Quest’anno pur essendo stata confermata e quindi in qualche modo dover ancora ringraziare chi ha fatto in modo che questo accadesse ho vissuto forte il disagio della separazione da qualche collega di lavoro messa da parte per motivi politici. A questo si aggiunga che l’assunzione voluta dai nuovi amministratori di persone, per carità madri di famiglia in assoluta buona fede, ma sicuramente alla prima esperienza nel campo ha comportato i disservizi noti a tutti noi .

Senza però voler dare addosso né alle mie colleghe di lavoro nuove assunte che comunque fanno del loro meglio, né alla società che con scrupolo e serietà, effettua il servizio di mensa, ritengo però che fin quando queste assunzioni saranno effettuate sostanzialmente dai politici e non in nome di un minimo di professionalità che pur dovrebbe esser richiesto gli inconvenienti e le problematiche si ripresenteranno sempre. Mi rendo conto che è una lotta tra poveri, una lotta tra disperati e se avessimo una classe politica migliore o semplicemente degli uomini migliori al comando in qualche modo questa lotta potrebbe essere governata con ragionevolezza, con buon senso, con moderazione.

Invece no ad ogni cambio di amministrazione la stessa storia la stessa identica storia di sempre, i privilegiati, i raccomandati, coloro che hanno avuto la fortuna di poter guadagnare per qualche mese la miseria di quei 300, 400 euro a sperare di essere riconfermati e la nuova orda di disperati che forte del voto appena corrisposto al Sindaco, all’assessore di turno pretende di essere ripagata prendendo il posto degli altri. Ditemi Voi, c’è giustizia in questo ?

Bene da lunedì 17 novembre 2014 si è liberato un posto in più, ho rassegnato le mie dimissioni, non so se il futuro riserverà a me ed alla mia famiglia un futuro migliore, quello che so è che mi sento finalmente libera, libera, libera dal dover fingere, dal dover ringraziare, dal dover disobbligarmi.

Vorrei che i nostri figli possano avere un futuro migliore in questo nostro paese ma per fare in modo che questo accada tutti noi dovremmo essere migliori e dovreste esserlo soprattutto Voi che avete la responsabilità di guidare il Paese.

Lucia Russo”