Banche, oltre 10 mila assunti entro il 2023. Ma pochi laureati in Economia, il 30% è per lauree Stem
Pubblicato il 9 Febbraio 2021 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA
Oltre 10 mila assunzioni nelle banche da qui al 2023. Lo prevede un’indagine del Sole24Ore condotta su dieci tra i maggiori istituti di credito. Ma i laureati in Economia aspettino a festeggiare: le nuove assunzioni riguarderanno in particolar modo i cosiddetti laureati Stem, cioè Sciences, Technology, Engineering, Mathematics.
Il motivo? Nei loro piani industriali per i prossimi tre anni le banche prevedono un potenziamento dell’area digitale che richiede competenze tecnologiche, poco impiegate nel settore. Di qui la previsione di non oltre il 50% di laureati in economia e un 30% di laureati in discipline scientifiche.
Ad assumere più di tutti, secondo il Sole24Ore, saranno le due big del settore bancario, Intesa San Paolo e UniCredit. Si prevedono 3500 assunti per il primo polo e 2600 per la seconda.
Banche, meno filiali e più digital banking
La ristrutturazione del settore, scrive il quotidiano economico, durerà molti anni. Proseguirà il taglio delle filiali e quindi del numero dei bancari allo sportello, in favore di professionalità che possano potenziare la trasformazione digitale.
E quindi, largo a sviluppatori di software, specialisti di user esperience, data scientist e così via. Dovrebbe invece restare stabile al 20% la percentuale dei dipendenti in arrivo dalle facoltà umanistiche e giuridiche.