Barbara D’urso e tv del dolore. Giornalisti: “Basta soubrette, le denunciamo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA
Barbara D'urso e tv del dolore. Giornalisti: "Basta soubrette, le denunciamo"

Barbara D’urso e tv del dolore. Giornalisti: “Basta soubrette, le denunciamo”

ROMA – “Basta soubrette e tv del dolore, ora le denunciamo”. Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, si scaglia su Facebook contro i programmi televisivi che fanno dei casi di cronaca come Elena Ceste e Yara Gambirasio processi in tv e spettacolarizzazione del dolore delle famiglie. Programmi come quello di Barbara D’Urso, che tra Pomeriggio Cinque e Domenica Live ogni settimana sviscera i casi di cronaca portandoli sul piccolo schermo, senza filtri né seguendo le regole di deontologia e la sensibilità che questi casi richiedono.

In molti avevano chiesto che i processi in tv, dove troppo spesso a pagarne le conseguenze sono anche i minori, fossero regolati. Pierluigi Roesler Franz su Blitz quotidiano aveva lanciato il suo appello e ora Iacopino su Facebook chiede che siano denunciate le “soubrette”, ma anche i presentatori, che portano in televisione casi delicati con “occhio umido e recitata partecipazione alle tragedie”:

“BASTA SOUBRETTE, ORA LE DENUNCIAMO. Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L’informazione è materia delicata. Basta con l’occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie.

Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.

L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti”.

Subito tra i commenti è apparso il nome di Barbara D’Urso, presentatrice televisiva non più iscritta all’ordine dei giornalisti, che ha fatto della spettacolarizzazione del dramma la colonna portante di alcuni dei suoi programmi. Un post su Facebook, quello di Iacopino che chiede la denuncia per abuso di professione di chi affronta in modo non appropriato questi casi, che ha riscosso molto successo tra i colleghi giornalisti, ma anche tra chi è stanco di vedere la televisione assolvere in malo modo il ruolo dei tribunali, mancando anche di rispetto a chi è direttamente collegato a queste tragedie.