Bari, il chirurgo Raffaele Sebastiani muore di infarto a 61 anni: era uscito da un turno di 12 ore in sala operatoria Bari, il chirurgo Raffaele Sebastiani muore di infarto a 61 anni: era uscito da un turno di 12 ore in sala operatoria

Bari, il chirurgo Raffaele Sebastiani muore di infarto a 61 anni: era uscito da un turno di 12 ore in sala operatoria

Stroncato da un infarto dopo 12 ore in sala operatoria: è morto così Raffaele Sebastiani, chirurgo del Policlinico di Bari. Lascia una moglie e due figlie, aveva 61 anni. Il nesso tra l’affaticamento sul lavoro e la sua morte è tutto da appurare ma i sindacati già parlano di “turni massacranti”. 

Sebastiani si è sentito male al suo rientro a casa dopo 12 ore trascorse in ospedale. Martedì il medico aveva lavorato in turno dalle 8 alle 14, aveva staccato ed era tornato reperibile di notte. È dovuto tornare in ospedale e per 12 ore è stato impegnato in sala operatoria per urgenze con pazienti Covid.

Per tutto il tempo ha quindi dovuto indossare tute di contenimento e dispositivi di protezione che hanno reso ancor più faticoso il suo lavoro, al termine del quale si era infatti detto molto stanco. Rientrato a casa, Sebastiani è stato colto da un malore ed è morto poco dopo.

Raffaele Sebastiani, il cordoglio dei colleghi

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social per il chirurgo, a partire dai suoi colleghi che lo descrivono come un medico scrupoloso. Il collega e amico Vito Lavolpe ricercatore all’Università di Bari, ha scritto: “È venuto a mancare, all’età di 61 anni, il Medico Chirurgo Raffaele Sebastiani, dopo 24 ore di reperibilità e 12 ore di sala operatoria presso il Policlinico di Bari. Con il suo Lavoro, con la sua Dedizione, con la sua Vita ha onorato il camice bianco, che rappresenta la nostra divisa”.

Così anche la Dott.ssa Dafne Pisani, anestesista rianimatrice: “Mancherà il dottor Sebastiani, il sorriso ironico tra una pubblicità e l’altra di Virgin Radio, le consulenze della domenica, la battuta sempre pronta per stemperare momenti concitati che in questo – a tratti – dannato lavoro non sono rari, purtroppo”.

Raffaele Sebastiani, la denuncia della Cgil medici

Da svariato tempo i sindacati dei medici denunciano gli orari di lavoro massacranti a cui sono sottoposti i sanitari, anche a causa dell’emergenza Covid. 

“Accade di fare il turno di notte e poi, il giorno dopo, andare in sala operatoria”, spiega Antonio Mazzarella, Cgil Medici Puglia. “O il contrario e ormai viene considerato come fosse la normalità. Da quanto mi hanno riferito, Sebastiani aveva fatto un intero turno di 12 ore in sala operatoria perché si erano accavallate una serie di urgenze”.

“Non sappiamo precisamente – aggiunge – cosa abbia causato la sua morte, ma lo stress continuo influisce notevolmente sullo stato di salute. Per noi non c’è mai stato un attimo di tregua”.

“Sebastiani quella notte era impegnato in sala operatoria Covid – continua – Significa un maggiore affaticamento sia fisico che mentale: sei bardato con tute, guanti e doppi guanti. E ci sono procedure molto rigide. Fino a che punto possa essere la causa non lo sappiamo, ma sicuramente è una determinante importante”, conclude.

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