Bentivoglio (Bologna), partorisce in videochiamata grazie all’assistenza di una infermiera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2021 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA
Bentivoglio (Bologna), partorisce in videochiamata grazie all'assistenza di una infermiera

Bentivoglio (Bologna), partorisce in videochiamata grazie all’assistenza di una infermiera (foto Ansa)

Partorisce in videochiamata grazie all’assistenza di una infermiera. “Lei vedeva tutto e mi guidava, è stata con me tutto il tempo. Io avevo già partorito due volte, ma questa è stata pazzesca. Se non avessi chiamato il 118 il bambino non sarebbe vivo. Mi hanno salvato la vita, quella del bambino e anche la mia. Senza l’infermiera non so come andava a finire”.

Questo il racconto di Laila Driouch, la donna che sabato sera ha partorito a Bentivoglio (Bologna) sui sedili della sua macchina, con l’assistenza di un’infermiera della centrale operativa del 118, in videochiamata. Ora la donna è ricoverata e lei e il neonato stanno bene.

Il parto in videochiamata

“Mi sono vestita per andare in ospedale, abitiamo vicino – ha detto – ma quando sono arrivata in cortile ed ero vicino alla macchina ho sentito che c’era qualcosa che non andava, stavo per partorire. Allora ho chiamato al 118 ed è stata attivata la videochiamata. Voglio ringraziare quest’infermiera che mi ha detto tutto quello che dovevo fare: ‘Sali in macchina, togliti i vestiti, sdraiati sui sedili, come fare per evitare che il bimbo cadesse a terra”.

Il racconto dell’infermiera

Tutto è durato “cinque minuti scarsi”, ha raccontato l’infermiera, Elisa Nava. “In meno di tre minuti la signora ha rotto le acque, è riuscita a stendersi e il bambino è uscito con una sola spinta. Ha pianto immediatamente, il problema era scaldarlo perché era quasi mezzanotte. Ho chiesto a lei e al marito di farmi vedere in che condizioni era. La cosa principale è stato far capire ai genitori che il parto era imminente e non era il caso di partire in macchina”. Per l’infermiera “è la seconda volta quest’anno che mi succede una cosa del genere, in entrambi i casi i bimbi stanno bene”.