Bollette telefoniche, in arrivo rincari legati all’inflazione: nuova mazzata sui consumatori

L’inflazione galoppa e la guerra in Ucraina pesa sul caro bollette. Ora arrivano nuovi aumenti questa volta sulle tariffe delle principali compagnie telefoniche che a quanto pare hanno deciso di adeguare le tariffe all’andamento dell’inflazione. Una sorta di scala mobile che fino agli anni Ottanta aumentava i salari in automatico ma a discapito, in questo caso, dei consumatori. Alcune lo hanno già comunicato ai loro clienti. Si tratta di Tim e Wind Tre. Ora una scelta simile potrebbe arrivare anche da parte di altri operatori come Vodafone. 

Tariffe telefoniche, aumenti per adeguarsi all’aumento dell’inflazione

Tim, attraverso il proprio sito ufficiale, ha fatto sapere che le nuove offerte di rete fissa e mobile potranno prevedere l’adeguamento su base annua dei prezzi all’andamento dell’inflazione. L’azienda fa sapere che l’aumento non potrà superare il valore del 10% dell’offerta stessa. I cambiamenti dei costi mensili inizieranno ad aprile 2024, tenendo in considerazione l’indice di inflazione calcola dall’Istat per il 2023. Per un’offerta da 10 euro si tradurrà in 1 euro, dunque l’offerta salirà a 11 euro al mese per il primo anno.

Wind prevede di aumentare il prezzo mensile del servizio di un importo intorno al 5%. L’aumento è calcolato in base agli aumenti di inflazione previsti ad ottobre 2023. In caso di tariffa mensile a 10 euro, si tradurrà dunque in un aumento di 50 centesimi. Wind Tre aveva comunicato all’AgCom l’adeguamento delle tariffe. Mossa che i consumatori avevano visto male chiedendo al Garante di limitare le azioni dell’operatore.

Vodafone, Iliad, Fastweb e gli altri, al momento non hanno comunicato aumenti. Vodafone Spagna prevede però un adeguamento dei prezzi che presto potrebbe arrivare anche in Italia, stando ai media di Madrid. Diversa invece la posizione di Iliad che promette prezzi fissi “per sempre”.

Adeguamento tariffe modifica unilaterale del contratto? 

Gli aumenti di tariffe potrebbero essere considerate modifiche unilaterali del contratto. Non è però così dato che le compagnie specificano gli aumenti nei nuovi contratti che anche in maniera inconsapevole, noi ogni anno rinnoviamo. E come se non bastassero gli aumenti nazionali come ennesima mazzata sui consumatori,  da luglio scorso sono aumentate anche le tariffe in roaming.  

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