Infermiera “incinta” lavora 6 giorni in 9 anni: condanna 24 mesi e 25mila €

Bologna. Infermiera lavora 6 giorni in 9 anni: condannata a 24 mesi e 25mila €

BOLOGNA – Un’infermiera di Bologna si è finta incinta per 9 anni, periodo in cui ha lavorato solo 6 giorni, scrive Libero quotidiano. Ora l’infermiera del Policlinico Sant’Orsola di Bologna è stata condannata a 24 mesi e dovrà restituire all’ospedale 25mila euro, secondo la sentenza di primo grado del Tribunale.

Scrive Libero quotidiano:

“Qui siamo di fronte a un caso di vero professionismo e – occhio all’ossimoro – a un’assenteista per mestiere. Silvia, 45 anni, dal 2002 al 2011 era (in teoria) operatrice sanitaria al Policlinico S. Orsola di Bologna, ma in nove anni ha lavorato soltanto sei giorni. Avete letto bene: 6. Sei. Sei! Il resto del tempo – che non è poco, fatevi voi i calcoli – la donna l’ha passato a casa, pur continuando a percepire lo stipendio, perché in malattia (una dermatite da contatto che sosteneva di aver contratto in servizio tanti anni addietro) o per quelle che al Policlinico erano state presentate come due gravidanze a rischio, ma che in realtà non ci sono mai state. O quanto meno non sono mai arrivate a termine”.

Le indagini dei Nas hanno svelato l’assenteismo dell’infermiera, che è stata arrestata nel novembre del 2011 e ora condannata dal gup Mirko Margiocco, scrive Libero:

“Le indagini condotte dai Nas hanno scoperto che quanto raccontato dall’infer miera – e cioè che aveva partorito due bambini in Spagna nel febbraio 2004 e poi nell’ottobre 2008 (nel 2001 ha avuto realmente una figlia) – non sono mai venuti al mondo. La donna è stata arrestata nel 2011 e nei giorni scorsi si è concluso in rito abbreviato il processo per la parte delle accuse relative alle due finte gravidanze: il gup Mirko Margiocco ha condannato Silvia Sarti a due anni per truffa e falso, stabilendo una provvisionale di 25.000 euro che la donna deve restituire al S. Orsola e quantificando anche un danno erariale da parte della Corte dei Conti verso il servizio pubblico nazionale”.

La Procura ha ora notificato un’avviso di fine indagine per truffa e falso all’infermiera, e potrebbe essere accusata di falso anche la ginecologa che nel marzo 2008 ha visitato la donna e giudicato la gravidanza dell’infermeria a rischio.

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