Cadaveri nella stazione di Foggia, esclusa la morte per cause naturali

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

FOGGIA – Gli investigatori escludono la morte per cause naturali e ipotizzano un duplice omicidio o un omicidio-suicidio nell’ambito delle indagini in corso sul ritrovamento avvenuto mercoledì sera a tarda ora, in un vagone ferroviario della stazione di Foggia, di due cadaveri in avanzato stato di decomposizione, probabilmente di due cittadini dell’Est, tra i 35 e i 40 anni.

Uno dei due uomini aveva i pantaloni abbassati ed una maglietta; l’altro indossava soltanto un paio di slip. La morte – secondo quanto accertato finora dagli investigatori della Polfer di Foggia – potrebbe risalire a non più di due settimane fa poiché i carri ferroviari in sosta in quella zona, sono stati ispezionati l’ultima volta – nell’ambito di controlli periodici che avvengono nella stazione – il 31 marzo scorso da parte di personale delle Ferrovie e da agenti della Polfer.

I vagoni, dopo essere stati accuratamente controllati, sono poi stati sigillati, come avviene sempre dopo le ispezioni da parte del personale delle ferrovie. I due, quindi, per entrare nel vagone hanno divelto con un martello il sigillo, così come abitualmente fanno i senza fissa dimora alla ricerca di un giaciglio dove passare la notte. Nel vagone sono stati trovati un tavolino con una coperta sopra, materassi e altre coperte. C’erano anche bottiglie di bevande alcoliche e un cartone di vino.

Il pavimento del vagone era viscido a causa del liquor fuoriuscito dai cadaveri. Nei giorni scorsi, tra l’altro, sono stati registrati più di 30 gradi all’interno dei vagoni e ciò può aver influito – secondo gli investigatori – sullo stato avanzato di decomposizione dei due corpi. Gli investigatori stanno cercando di identificare i cadaveri. Le indagini sono coordinate dal pm Enrico Infante della Procura di Foggia.